«La fusione delle Unioni montane Belluno-Ponte nelle Alpi con Valbelluna è un progetto sbandierato dal sindaco di Ponte Paolo Vendramini, senza alcuna condivisione».
Ad affermarlo sono i consiglieri della Lega, Paolo De Vettor e Angelo Levis (in foto): «Un progetto del genere non può nascere dalla boutade di una persona, stiamo scherzando? Vogliamo andare a fondo nella questione e capire quali sono le intenzioni, quali i vantaggi e quale la spesa di una simile operazione».
Così un’interrogazione con richiesta di chiarimenti è arrivata sulla scrivania del primo cittadino di Ponte, porta la firma del gruppo consiliare della Lega e ha il sostegno del capogruppo di minoranza Enrico Collarin: «La questione non è stata però discussa tra le parti e cioè tra le Unioni Montane interessate, tanto da lasciare il presidente dell’Unione Valbelluna alquanto sorpreso. Non solo, non ne era a conoscenza nessuno di noi delle minoranze, chiamati a rispondere ai cittadini e ad esercitare attività di controllo; sarebbe stato etico e collaborativo porre la questione, prima, in consiglio comunale. In questo modo avremmo potuto capire anche noi i benefici e le opportunità che possono scaturire da un’unica Unione. Forse non si è considerato che la Regione sta già lavorando alla revisione della Legge 18/2012 sul piano di riordino territoriale di funzioni e servizi comunali».