Furto al Rugby Belluno: indagato un uomo di nazionalità cubana

Furto al Rugby Belluno: indagato un uomo di nazionalità cubana

Il furto risale al mese di marzo. Ma la risposta è arrivata con la puntualità di un cronometro ben oliato. Perché venerdì 12 aprile gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Belluno hanno identificato e indagato un uomo, cittadino di nazionalità cubana, classe 1994, ritenuto responsabile del colpo messo a segno all’interno della sede dell’ASD Rugby Belluno.

Quel giorno di marzo, l’uomo si era introdotto nei locali del club rubando un televisore, alcuni coltelli da cucina e perfino una felpa della società, una di quelle messe in vendita per sostenere la realtà sportiva locale. Un furto apparentemente modesto, almeno per entità, ma che ha colpito nel profondo una delle realtà più amate e radicate nel panorama sportivo bellunese. E che ha lasciato un segno.

Nonostante la difficoltà dell’indagine – come spesso accade in casi di furti in ambienti pubblici o semi-pubblici – la Squadra Mobile ha proseguito senza sosta nelle ricerche. E a pochi giorni dall’apertura del fascicolo è arrivata la svolta: gli agenti sono riusciti a risalire all’identità del presunto responsabile grazie a una meticolosa attività di comparazione tra le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area e i volti già noti alle forze dell’ordine.

Già, perché il soggetto in questione non era certo uno sconosciuto. Anzi. Risulta gravato da precedenti specifici per reati contro il patrimonio: una figura già conosciuta e monitorata, che ha attirato immediatamente l’attenzione degli investigatori.

Una volta individuato, è scattata la perquisizione domiciliare, nel corso della quale sono stati rinvenuti un arnese da scasso – presumibilmente utilizzato per forzare l’accesso ai locali della società sportiva – e parte della refurtiva sottratta al Rugby Belluno. Oggetti poi restituiti ai legittimi proprietari.

L’uomo è attualmente indagato per furto aggravato.

Il caso riaccende l’attenzione su un doppio fronte: da un lato, l’importanza dei sistemi di videosorveglianza come strumenti di prevenzione e repressione; dall’altro, il ruolo fondamentale delle forze dell’ordine nel tutelare il patrimonio delle associazioni sportive, spesso bersaglio di furti e atti vandalici che mettono in difficoltà realtà già impegnate a resistere tra mille difficoltà economiche.

E proprio per questo, da parte del Rugby Belluno, è arrivato un ringraziamento agli inquirenti per l’efficienza e la rapidità dell’intervento. Perché in fondo, anche la legalità, come il rugby, si gioca in squadra.

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