Prorogata fino al 30 aprile l’ordinanza antismog: lo scopo? Mantenere e migliorare lo stato della qualità dell’aria, in modo da salvaguardare la salute della popolazione, della vegetazione e degli ecosistemi. Poche, ma significative le novità rispetto al provvedimento già in vigore. A illustrarle è l’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Belluno, Alberto Simiele: «La novità principale riguarda il divieto di accensione di fuochi all’aperto con ogni grado di allerta – spiega Simiele -. Sappiamo che in questo periodo tradizionalmente si bruciano le sterpaglie, ma è un’usanza che dovremo abbandonare per tutelare la qualità dell’aria e quindi la nostra salute».
Nonostante infatti il numero di sforamenti di Pm10 nella città di Belluno sia notevolmente inferiore rispetto a quello delle città della pianura veneta, l’incidenza di benzoapirene – sostanza cancerogena presente nelle polveri da combustione – è molto alta: «Si trova non solo negli scarichi dei motori diesel – spiega Simiele – ma anche nella combustione di biomasse, e questo spiega la sua forte presenza nel nostro territorio».
Per lo smaltimento di ramaglie e sterpaglie, Simiele ricorda come, per i proprietari di piccoli appezzamenti, Bellunum sia disponibile per il ritiro a domicilio a fronte di una somma modesta (15 euro a ritiro fino a 10 colli per uscita), mentre per le aziende di medie e grandi dimensioni bisognerà pensare a sistemi come cippatura o triturazione o allo smaltimento tramite ditte specializzate.
Per avere “a portata di tasca” le informazioni sul livello di allerta di Pm10 in città, è sempre attivo il canale Telegram @Allerta Pm10 Belluno. L’app Telegram è scaricabile su tutti gli smartphone.