Fratelli Cossalter: Alex e Thomas, un legame di sangue e di gol

Fratelli Cossalter: Alex e Thomas, un legame di sangue e di gol

A separarli è stato solo “padre tempo”: quasi tre anni. In particolare, 2 anni, 10 mesi e 17 giorni. Ma, per il resto, tutto li unisce. Più che fratelli, i Cossalter sono gemelli: nella condivisione dei valori, nell’attaccamento alla famiglia d’origine e al territorio, perfino nello studio, nelle passioni e ovviamente nel calcio. A maggior ragione ora che il destino li ha uniti sotto lo stesso tetto della SSD Dolomiti Bellunesi. Alex e Thomas. Thomas e Alex. Due ragazzi speciali, dentro e fuori dal campo. E allora vale la pena conoscerli nel profondo. 

È la prima volta che militate nella stessa squadra? 

Alex e Thomas: «In realtà no, abbiamo giocato insieme da piccoli, nei Pulcini, quando eravamo al San Vittore. E insieme abbiamo preso parte al Torneo del primo maggio di Feltre». 

Tre aggettivi per descrivere tuo fratello in campo. 

Alex: «Elegante, tignoso e qualitativo».

Thomas: «Cattivo, ha un grande spirito di sacrificio ed è sempre pericoloso con la palla tra i piedi».

E altri tre fuori dal campo. 

Alex: «Tranquillo, responsabile e maturo». 

Thomas: «Determinato, impaziente e intelligente». 

Passioni in comune, oltre al calcio? 

Alex e Thomas: «Premesso che frequentiamo entrambi la facoltà di Economia, all’università, siamo allineati sugli interessi extra-calcistici. Dalle serie tv alla Formula 1, passando per i videogiochi. Entrambi, inoltre, amiamo la montagna». 

Che cosa ha rappresentato la tappa di Bologna? 

Alex: «È stata una svolta in termini di maturità. Bologna ci ha fatto crescere sotto ogni punto di vista. In più eravamo assieme e, di conseguenza, ci potevamo aiutare l’uno con l’altro. 

Thomas: «L’esperienza più importante della mia vita. Solo ora, alla fine del quadriennio in rossoblù, mi rendo conto di quanto sia stato utile misurarmi con quel contesto. Mi sento più maturo e responsabile. E poi c’era Alex: se sono stato così bene, è principalmente merito suo». 

Chi è più tecnico? 

Alex: «Io». 

Thomas: «Io». 

Più veloce? 

Alex: «Uguali». 

Thomas: «Io».

Più aggressivo? 

Alex: «Forse lui». 

Thomas: «Io».

In definitiva, chi è più forte? 

Alex: «Non saprei. So solo che in coppia potremmo essere fastidiosi per gli avversari». 

Thomas: «Ovviamente io (risata, ndr)». 

Che tipo di campionato vi aspettate? 

Alex: «Essendo un gruppo affiatato, vorrei che ci divertissimo e trasformassimo sul rettangolo verde le nostre qualità: sotto il profilo del gioco, ma anche dei risultati. Perché divertirsi perdendo è impossibile». 

Thomas: «Mi aspetto un campionato di rilievo, soprattutto da parte della squadra. Dipende solo da noi, non dagli altri. Sono fiducioso, vedo un collettivo forte, che si allena sempre al massimo e con intensità». 

Per chiudere, cosa pensi di tuo fratello? 

Alex: «Non potrei chiedere di meglio. Andiamo d’accordo, ci supportiamo a vicenda: a Thomas auguro di stare bene, in modo che possa concentrarsi sul campo». 

Thomas: «Abbiamo un bellissimo rapporto, siamo molto legati e ci scambiamo parecchi consigli. Alex è sempre stato un punto di riferimento. E lo è tuttora».

Fonte: comunicato stampa

Foto di Giuseppe De Zanet

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