Frammenti di specchietto e ore di filmati: ha un nome il pirata della strada di Ferragosto

Frammenti di specchietto e ore di filmati: ha un nome il pirata della strada di Ferragosto

Frammenti di uno specchietto e indagini pazienti ad alta tecnologia. Sono gli ingredienti che hanno permesso ai carabinieri della stazione di Trichiana (con il supporto della Compagnia di Feltre) di dare un nome e un volto al “pirata della strada” che la sera dello scorso Ferragosto, poco dopo la rotatoria di Villa di Limana, urtò di striscio due quindicenni che camminavano a bordo strada, fuggendo senza prestare soccorso e procurando loro lesioni che hanno imposto il ricovero in ospedale.

L’attività investigativa dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Roberta Gallego, è partita da dei frammenti di specchietto retrovisore raccolti sul luogo dell’incidente, ed in particolare alcuni codici alfanumerici che si sono riusciti ad individuare. Da questi due elementi, attraverso un minuzioso lavoro di indagine, i militari sono potuti risalire al tipo di vettura (un modello non troppo recente) e all’arco temporale di produzione, stilando un elenco di 281 veicoli compatibili. La lista è stata poi incrociata con le immagini acquisite da lettori targa, telecamere pubbliche e private, permettendo di restringere ulteriormente la ricerca.

Ma è servito l’esame approfondito di migliaia di immagini e di ore di filmati raccolti in tutta la provincia e relativi ai giorni precedenti e successivi all’incidente per isolare un veicolo di media cilindrata, che nei filmati si poteva vedere circolare con entrambi gli specchietti prima del 15 agosto, e successivamente senza quello destro.

Un particolare che ha fatto scattare il sequestro del mezzo, appartenente a un bellunese. Un primo esame visivo ha evidenziato la compatibilità con i frammenti raccolti. Il proprietario non ha potuto che ammettere di trovarsi nella zona di Limana nell’orario dell’incidente, ma per ora ha spiegato di non aver capito di aver colpito delle ragazze, ma semplicemente un paletto, ritenendo quindi di non fermarsi e di controllare poi il danno una volta rientrato a casa.

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