Due ali di folla, tra lacrime e applausi, hanno accolto ieri (29 giugno) il feretro di Leonardo Del Vecchio. L’uomo della Luxottica, colui che ha proiettato l’occhialeria bellunese dall’artigianato alla grande industria globale, è tornato ad Agordo per l’ultimo viaggio. E la “sua” Agordo ha risposto con una processione di dolore che non ha conosciuto fine. E che difficilmente si interromperà oggi, con la celebrazione dei funerali.
Il carro funebre ha attraversato la piazza di Agordo attorno alle 12.30. Migliaia le persone in strada. L’applauso commosso copriva perfino il suono delle campane a morto.
La salma è stata portata al Palaluxottica, dove è stata allestita la camera ardente. E per tutto il pomeriggio e la sera il flusso è stato a dir poco incredibile. Centinaia di metri di coda. Un lungo serpentone di lavoratori Luxottica, di agordini, di bellunesi, di gente qualsiasi, pazientemente in attesa di poter rendere omaggio all’imprenditore, ma prima ancora all’uomo Del Vecchio.
C’è chi accarezza la bara (legno chiaro, semplice, senza nessuno sfarzo, con un cuscino di rose rosse), chi la bacia. Chi si ferma un attimo a guardarla, chi sosta in preghiera. Tutti riconoscenti a colui che per anni ha costituito un punto di riferimento non solo per i dipendenti, ma per l’intero territorio bellunese. Tutti a sperare che il “miracolo” Luxottica – fatto di lavoro, benessere e welfare – non si interrompa.
La commozione di Agordo continuerà anche oggi, quando il Palaluxottica diventerà per qualche ora il centro del mondo. I funerali cominceranno alle 11.30, ma la folla comincerà a raggiungere Valcozzena già dalla prima mattina. Sono attese almeno 6mila persone, tra cui le maggiori autorità italiane e non solo. A nome del governo dovrebbe essere presente il ministro Di Maio. Ma saranno davvero tante le personalità che presenzieranno al rito funebre.