Temperature tutt’altro che invernali a inizio mese. Poi il gelo siberiano con freddo record per le località dolomitiche. Infine un anticiclone africano con assaggio di primavera e scarto termico di parecchi gradi. Una volta era marzo “pazzerello”. Ma il febbraio 2021 rischia di scalzare il terzo mese dell’anno dalla proverbialità, con un andamento a dir poco da montagne russe.
Fino al giorno 10, il clima è stato condizionato dalla presenza di masse d’aria piuttosto miti e umide che hanno mantenuto temperature molto superiori alla norma, specie nei valori minimi (a Belluno, massime sempre tra i 6 e gli 11°C, minime mai sotto lo zero; a Cortina punte massime anche di 12°C, minime della notte da primavera, attorno a -1°C).
E poi? Drastica discesa. «Le gelide correnti polari hanno fatto il loro ingresso attraverso la “porta della Bora”, ossia con forti venti da nord-est che hanno cominciato a sferzare la regione a partire dal pomeriggio di giovedì 11 – rilevano gli esperti di Arpav -. Lo sbalzo termico è risultato notevole con cali di temperatura anche oltre i 10°C nell’arco di uno o due giorni. Di conseguenza dopo i primi dieci giorni di febbraio anormalmente caldi (specie nelle temperature minime, risultate in media le seconde più elevate dal 1992 dopo quelle del 2014 e le più elevate in assoluto per il periodo dal 6 al10 febbraio), dal giorno 11 le temperature, sia minime che massime, sono iniziate a diminuire fino a raggiungere in breve tempo valori tipicamente invernali».
Il freddo pungente ha portato le temperature di 7-11°C in meno rispetto alla norma del periodo. «Si sono superati alcuni record dell’ultimo trentennio relativi alla pentade 11-15 febbraio, sia nei riguardi della media delle temperature minime che nei valori minimi assoluti – rileva Arpav -. Ad esempio la stazione di Cortina il 14 febbraio scorso ha registrato una minima di -14.5°C (record precedente era di -14.3°C misurato l’11 febbraio del 2013) e la stazione di Passo Falzarego il 13 di febbraio ha rilevato una minima di -19.2°C (record precedente era di -19.1°C misurato il 14 febbraio del 1994)».
Basta così? No, perché dopo la discesa ardita, c’è la risalita. Di nuovo da record. Tra oggi (domenica 21 febbraio) e l’inizio della settimana sarà ancora febbraio “pazzerello”, con zero termico sopra i 3.400 metri e temperature – soprattutto in quota – da primavera inoltrata.