«Bisogna differenziare in bolletta i territori produttori di energia. I cittadini di montagna, dove si produce idroelettrico non senza disagi per le comunità locali, non possono avere gli stessi costi di chi vive in pianura. Il Parlamento sembra ricettivo su questo argomento: ora però serve un’iniziativa legislativa per arrivare all’obiettivo». È quanto afferma il deputato Dario Bond, a margine di un corposo intervento alla Camera sul tema energia, durante il quale è stata illustrata la situazione dei costi in bolletta, maggiori per le zone montane, ed è stata al contempo lanciata la proposta di valorizzare le risorse esistenti a livello locale e iperlocale, creando piccole isole energetiche, indipendenti.
«È importante valorizzare le piccole produzioni di energia locali e le risorse a disposizioni delle comunità. Penso alla montagna, dove la biomassa legnosa può essere utilizzata, attraverso il teleriscaldamento, per riscaldare edifici pubblici e case private. Si creano in questo modo piccoli sistemi di economia circolare che dalla pulizia del territorio e dalla valorizzazione del bosco forniscono energia a basso costo. In questo momento di transizione energetica, potrebbe essere un passo importante, non solo con uno sguardo ecologico, ma anche e soprattutto per agevolare chi vive in montagna e per questo deve affrontare costi più alti. In questo senso, è indispensabile differenziare i territori. Se la bolletta elettrica va rimodulata, allora bisogna tener conto delle aree produttrici di energia, in cui tra le altre cose agisce un forte spopolamento. Quella degli sgravi fiscali e di un differente regime Iva sull’energia per le comunità di montagna è una battaglia che porterò avanti».
