«I sindaci stanno facendo di tutto per accogliere persone provenienti da Stati esteri che fuggono da guerre e situazioni di estrema povertà. Ma non devono essere lasciati soli».

È Marco Bussone a parlare. Il presidente dell’Uncem (Unione nazionale Comuni ed enti montani) lancia un’appello allo Stato e si riferisce in particolare ai sindaci di montagna, che già devono fare i conti con altre problematiche e ora vengono investiti anche dall’emergenza migranti.

«I Prefetti stanno impegnando i sindaci in notevoli e complesse attività di accoglienza di migranti anche con numeri importanti, qualche volta al di sopra delle possibilità dei piccoli Comuni e delle valli alpine e appenniniche. I sindaci sono pronti a fare di tutto, con massimo impegno, ma non devono essere lasciati soli» sottolinea Bussone. «Donne, uomini, bambini che scappano dall’Africa e arrivano in Italia hanno una dignità. Nelle nostre realtà montane, che sanno accogliere, questa viene valorizzata, ma occorre agire affinché i Prefetti non scarichino le responsabilità di queste persone sui Comuni e sui sindaci, o sul terzo settore organizzato, generoso e concreto. È importante vi sia un continuo dialogo tra livelli istituzionali, anche alle frontiere, per evitare le frontiere diventino luoghi di conflitto, penso in particolare con la Francia, dove vi sono situazioni ai limiti del sostenibile. Stiamo dalla parte dei più poveri e dei più deboli, accogliendo, ma con opportuni mezzi e sinergie istituzionali».