UNION FELTRE-CARTIGLIANO 0-0
UNION FELTRE (4-3-1-2): Corasaniti; Bran, Trevisan, Nonni, Stevanin; De Carli, Miniati, Proia (st 37’ De Paoli); Parasecoli (st 1’ Gjoshi); Tonani, Aperi (in panchina: Avgul, Gusatto, Salvadori, Vettorel, Bordin, Caser). Allenatore: S. Andreolla.
CARTIGLIANO (4-1-3-2): Pozzato; Romagna, Pregnolato, Pellizzer, Rossi; Murataj; Michelon (st 32’ Ronzani), Appiah, Michelotto (st 32’ Cacciotti); Camparmò, Mattioli (st 30’ Marcolini) (in panchina: Pellanda, Girardi, Zanella, Benucci, Minuzzo, Nichele). Allenatore: A. Ferronato.
ARBITRO: Alessandro Silvestri di Roma 1 (assistenti: Gaddoni di Faenza e Girgenti di Ferrara).
NOTE. Ammoniti Gjoshi, Ronzani, Romagna. Angoli 4-3 per l’Union Feltre. Recupero: pt 0’; st 3’.
Un primo tempo sofferto, una ripresa decisamente più pimpante. E caratterizzata da due pali. O meglio, uno e mezzo: perché Tonani pizzica la parte alta della traversa, mentre Proia, con il suo sinistro, coglie in pieno un legno clamoroso. Ma, in definitiva, l’Union Feltre può rallegrarsi per il punto conquistato al cospetto di una delle formazioni più organizzate del torneo: il Cartigliano.
“Squadra che vince, non si cambia”. E mister Andreolla fa suo il vecchio adagio, riproponendo la stessa Union capace di sbancare il polisportivo e di conquistare il derby. Con una sola eccezione: Parasecoli ritrova una maglia da titolare, al posto dello squalificato Arvia, mentre la fascia di capitano finisce sul braccio di Mike Miniati.
I 45’ iniziali, però, sono nel segno della sofferenza: l’undici di Ferronato non concede spazi ai verdegranata. E, quando riparte, crea parecchi problemi a Corasaniti e compagni: lo stesso portiere è costretto a mettere i guantoni per ben tre volte sulle fiondate dei biancoblù, mentre Mattioli non inquadra il bersaglio da ottima posizione. Union alle corde? Sì, ma ha il merito di non andare al tappeto. E di rialzarsi nel secondo tempo: con Gjoshi in mediana (Parsecoli costretto a uscire per una sospetta frattura al dito del piede), i padroni di casa sono più equilibrati e compatti. E tremano soltanto sul palo di Michelotto. Poi si riorganizzano e, oltre a limitare le sortite offensive degli avversari, sfiorano il vantaggio a più riprese: con i due pali e altre potenziali occasioni.
Al triplice fischio, comunque, possono sorridere tutti: il Cartigliano, terzo, si conferma una big del campionato, mentre l’Union guadagna ben due posizioni in classifica. Ora è sesta, a -1 dalla zona playoff.