Eredità di un milione e mezzo di euro per le associazioni di volontariato. Il gesto nobile di una bellunese

Eredità di un milione e mezzo di euro per le associazioni di volontariato. Il gesto nobile di una bellunese

Oltre un milione e mezzo di euro. E’ il lascito che Maria Alberta Da Rold (detta Berta), scomparsa esattamente un anno fa (l’11 maggio 2021) ha voluto fare, insieme al marito Alfonso Giazzon (scomparso nel 1988) a favore di alcune associazioni di volontariato del territorio bellunese e non solo. Un gesto di amore e solidarietà verso chi opera volontariamente in diversi settori, ma soprattutto nella cura degli anziani e dei malati.

Destinatari delle somme, infatti, sono Aism (associazione italiana sclerosi multipla) di Belluno, Via di Natale onlus di Aviano, la parrocchia Don Bosco di Cavarzano e il Comitato d’intesa di Belluno. A queste quattro associazioni (indicate come eredi nel testamento autografo redatto nel 2017) sono stati destinati 305 mila euro a testa.

La sezione bellunese della Lilt (la Lega italiana per la lotta ai tumori) è invece risultata assegnataria di due immobili, a Borgo Piave e in Nevegal, la cui vendita ha fruttato 295mila euro, che verranno reinvestiti, spiega la presidente Pieranna Dal Mas, per la nuova sede dell’associazione e due ambulatori.

La quota restante dell’eredità (300mila euro in totale) è stata invece suddivisa in parti uguali a due parenti e alla badante ucraina, Oleksandra Pyatkovska, che l’ha assistita amorevolmente negli ultimi dieci anni.

Nata a Belluno il 2 febbraio 1926, fu assunta all’Inps giovanissima durante la seconda guerra mondiale, dove rimase fino al 1° luglio 1973. Sposò Alfonso Giazzon il 4 settembre 1948, rimanendo vedova nel 1988. Fedele al suo borgo natio, mantenne la residenza a Borgo Pra, dove con il marito Alfonso costruì la sua casa. Amava il lavoro a maglia e all’uncinetto e realizzava preziosi lavori, che poi, con generosità, regalava ai suoi amici più cari. 

«Siamo riusciti a chiudere il tutto entro un anno dalla scomparsa di Berta – ricorda l’amica ed esecutrice testamentaria Maria Teresa Bortoluzzi – tenendo fede alle sue volontà ed evitando di dover chiedere una proroga che sinceramente mi preoccupava. In questi giorni, assieme al legale che mi segue nella vicenda, abbiamo provveduto a spedire al giudice tutelare copia della relazione testamentaria».

Con la quale le associazioni si impegnano formalmente a implementare progetti a tutela degli anziani e dei più deboli. C’è chi, come Aism, potenzierà il servizio a favore dei malati di sclerosi multipla e chi, come il Comitato d’Intesa, ha già provveduto a coinvolgere le varie associazioni della sua galassia.

Mentre la parrocchia Don Bosco, spiega il parroco don Claudio Zamperin, utilizzerà i soldi della donazione in due direzioni: «Con una parte contribuiremo a sistemare la vecchia chiesa di San Giuseppe, attualmente inutilizzabile, per restituirla alla comunità. In questo senso c’è già un progetto approvato dalla Cei. E poi la preziosa donazione sarà un grosso aiuto economico per sostenere le spese della scuola materna».

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