Dolomitibus, 164 euro di aumento mensile agli autisti

Dolomitibus, 164 euro di aumento mensile agli autisti

164 euro di aumento lordo mensile per gli autisti di Dolomitibus: la notizia dell’accordo tra sindacati e azienda è giunta in serata (ieri 19 ottobre), al termine di un incontro in contemporanea all’assemblea dei sindaci che discuteva come unico punto all’ordine del giorno proprio la situazione del trasporto pubblico locale. La proposta dovrà ora passare per il voto dei lavoratori.

Un incontro fiume, durato oltre quattro ore, che nella sede di Dolomitibus ha portato all’accordo fra vertici aziendali e rappresentanti sindacali di Fit Cisl, Faisa Cisal e Rsa della Cgil; oltre all’impegno da parte dell’azienda a portare avanti la trattativa a risoluzione dei problemi legati a turni e personale, i sindacati portano a casa anche l’ipotesi di accordo per l’aumento salariale: 164 euro mensili lordi di aumento per gli autisti sulla base delle presenze al lavoro (6 euro a giorno dal lunedì al venerdì e 8 nel weekend e festivi).

«È un grande risultato per chi come la Cisl da subito ha creduto nelle possibilità offerte da una trattativa seria e serrata con l’azienda e le parti istituzionali. Abbiamo sempre pensato che i problemi si dovessero affrontare e risolvere ai tavoli, non manifestando nelle piazze senza dare chance alla contrattazione. – evidenzia Stefano Bergamin, vicesegretario della Fit Cisl Belluno Treviso – Questo accordo, sul quale si dovranno esprimere i dipendenti dell’azienda, non risolve da subito i problemi della mancanza di personale, ma è un grande passo in avanti». Gli fa eco il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini: «Eravamo da subito convinti di poter ottenere un risultato stando al tavolo di confronto prima di scendere in piazza e l’esito dell’incontro conferma la nostra posizione. Naturalmente non escludiamo mai il conflitto, incluso lo sciopero, a prescindere, ma rileviamo il buon senso dell’azienda che ha accolto le richieste sindacali. Questo rappresenta un primo segnale per far rientrare gli autisti negli organici aziendali. Continueremo a vigilare affinché questo non sia solo un provvedimento estemporaneo ma che si vada a consolidare una qualità di vita, lavoro e salario dignitosi dentro a Dolomitibus».

Dichiarazioni che confermano la distanza della Cisl dalla manifestazione di piazza, in programma per domani mattina (21 ottobre) a Belluno, con ritrovo alle 9 al piazzale della stazione e che vedrà la partecipazione di cittadini, studenti e sindacati.

Sul fronte istituzionale, nel frattempo, si è riunita nel pomeriggio l’assemblea dei sindaci: una trentina i presenti, che hanno approvato il documento che la Provincia di Belluno presenterà a Dolomitibus. Nel testo si ricostruisce la storia recente del trasporto pubblico locale, dalla gara indetta nel 2016 e poi aggiudicata solo nel 2021 dopo un ricorso, la pandemia e le crisi legate alla guerra in Ucraina; si esamina il problema della carenza di autisti, si “danno i numeri” del Tpl (su 1.570 corse extraurbane giornaliere, a settembre ne sono state cancellate in media 34 al giorno, a parte quelle dell’urbano); si ragiona su come mantenere l’equilibrio finanziario, tra corrispettivi chilometrici da adeguare e costo dei titoli di viaggio già aumentato dal primo luglio scorso; si ricapitolano le scelte fatte dall’azienda in queste settimane e si fanno proposte per soluzioni nel medio-lungo periodo, a partire dall’ipotesi (da valutare) di introduzione del servizio a chiamata nelle fasce di “morbida”.

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