Dolomiti più Note, c’è la fisarmonica di Francesca Gallo con “Margrando”

Dolomiti più Note, c’è la fisarmonica di Francesca Gallo con “Margrando”

“Margrando” è il concerto della “artigiana che canta”. Fisarmonica, voce e mani di Francesca Gallo, domani (20 agosto) alle Torbiere di Danta. La rassegna Dolomiti più Note valorizza con la musica una delle aree naturalistiche più belle del Cadore. 

“Margrando” nasce dal libro omonimo di Francesca Gallo, pubblicato nel 2021, che racconta il viaggio di ricerca compiuto dall’autrice fra gli emigrati italiani in Belgio e Canada, durante il quale ha recuperato le vecchie storie girando con la bicicletta, un registratore in tasca e spesso con la fisarmonica costruita su misura del bagaglio a mano dal padre: in ogni famiglia le veniva raccontato di qualcuno che era emigrato, così ha deciso di andarli a cercare e di portare a casa le loro storie. 

Fisarmonicista fin da bambina, Francesca Gallo si è diplomata in canto lirico nel 2002 al Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto. È figlia di Luciano Gallo, storico costruttore di fisarmoniche, e ha trascorso l’infanzia nella bottega del padre, condividendo la passione per la musica tradizionale. Alcuni anni fa ha deciso di riportare in vita la bottega del padre e salvare un mestiere che altrimenti sarebbe andato perduto: dal 2011 ha rifondato i marchi di produzione Galliano & Ploner dando vita alla bottega omonima alle porte del centro storico di Treviso. Oggi è definita folk singer, musicista, etnomusicologa, storica, artigiana, maestra, la voce del Sile, forse perché è difficile trovare un termine unico che la definisca. Fisicamente invece è semplice da identificare con la sua inseparabile fisarmonica che fu albero di pero e che la accompagna fedelmente da anni.

Il concerto di “Margrando” è in programma alle 11, nell’area delle Torbiere, su un altipiano soprastante il paese di Danta: per il numero di specie rare presenti e lo stato di conservazione rappresenta uno dei siti di maggiore rilevanza floristico-vegetazionale del Veneto. La location, immersa completamente nello scenario delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, è facilmente raggiungibile da Auronzo attraverso il Passo San Antonio, oppure dalla Val Comelico. 

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