Dolomiti, lo scouting di Stefano Macchi: «Fotografiamo il calciatore»

Dolomiti, lo scouting di Stefano Macchi: «Fotografiamo il calciatore»

Si chiama scouting, ed è un’attività fondamentale. Anche se “invisibile”.

Sì, perché da quella dipende il destino di un’intera squadra.

Lo sa bene la Dolomiti Bellunesi, e lo sa bene anche (e soprattutto) il responsabile del team di osservatori calcistici, Stefano Macchi.

«Rappresento il collante con il direttore sportivo – racconta – Di fatto, coordino un po’ tutto: dalla scelta delle partite ai video delle compagini e dei calciatori da seguire. In più, con il nostro gruppo, cerchiamo di individuare, monitorare e analizzare ragazzi promettenti e con capacità orientate ad assecondare le esigenze di schema e di gioco».

In pratica, l’osservatore calcistico analizza e si occupa di monitorare nel tempo sia i futuri “acquisti” di una squadra”, sia di studiare tattiche e caratteristiche di squadre avversarie.

Come funziona il metodo? «Cerchiamo di “fotografare” il calciatore in quattro aree – spiega Macchi – Quella fisica, tecnica, tattica e infine comportamentale. Il talento che eccelle in partita lo può vedere chiunque, noi però dobbiamo essere bravi a individuare il prospetto in ascesa, studiandolo e monitorandolo a più riprese. E ricercando il maggior numero possibile di informazioni». A volte la “scintilla” scocca subito, «ma nella maggior parte dei casi c’è bisogno di rivedere l’atleta e considerare diversi aspetti. Oltre alla parte tecnica e fisica, vanno prese in esame l’età, la provenienza, la collocazione tattica nel progetto di squadra, la fattibilità del trasferimento. A quel punto, nel momento in cui scocca la famosa scintilla, compiliamo una relazione da inviare al nostro database, in modo che il direttore riceva subito la segnalazione».

Stefano Macchi, per ovvie ragioni, è un “divoratore seriale” di partite. «In un mese vedo una trentina di match, dal vivo e sul monitor. E in un anno arrivo a quota 300 circa. Ovviamente seguiamo fasi distinte: nella prima parte della stagione è preponderante la quantità, mentre nell’avvicinamento alle aperture di mercato seguiamo la qualità o lo studio specifico dei ruoli. Nel caso del campionato di serie D, inoltre, procediamo alla scrematura di Over e Under già visionati».
E se seguire un profilo digitale è importante, lo è ancora di più seguirne uno dal vivo, «perché l’atleta viene seguito nel pre-partita, durante il riscaldamento e all’interno dei 90’. In questo modo, si vedono oggettivamente sfaccettature più ampie di uno o più giocatori. Poi è chiaro che vanno considerate le problematiche di natura logistica. Non a caso, insieme agli altri osservatori della “squadra invisibile”, cerchiamo di coprire tutta l’Italia. Anche grazie al supporto la piattaforma Wyscout».

Macchi ha già lavorato con il nuovo direttore generale della Dolomiti Bellunesi, Luca Piazzi: al Südtirol e al Parma. «Il nostro è un rapporto consolidato. Non solo per quanto riguarda l’aspetto sportivo, ma soprattutto umano». Un rapporto che prosegue anche in territorio dolomitico: «Piano, piano stiamo dando concretezza al nostro percorso – conclude il responsabile scouting – Il gruppo dirigenziale è coeso e solido, la progettualità ha sempre uno sguardo rivolto al domani, senza mai trascurare l’oggi. Grazie a una buona base a livello di struttura societaria, settore giovanile e impiantistica, ci sarà da divertirsi».

Foto di Giuseppe De Zanet

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