Dolomiti Arena ha funzionato, quasi 10mila presenze ai concerti in montagna

Dolomiti Arena ha funzionato, quasi 10mila presenze ai concerti in montagna

Il binomio musica e location montane funziona. Quindi, Dolomiti Arena verrà riproposta anche l’anno prossimo. I numeri non mentono: i cinque concerti organizzati da Unione Montana Feltrina e Consorzio Dolomiti Prealpi (con il cofinanziamento della Provincia) hanno visto un pubblico di circa 10mila persone. Ogni evento infatti è stato partecipato mediamente da 2.000 persone. E l’obiettivo di valorizzare il turismo lento attraverso il raggiungimento del luogo del concerto a piedi, lungo i sentieri, è stato pienamente messo a segno. 

La rassegna è iniziata il 23 luglio con Ron a Campel di Santa Giustina, poi il 29 luglio Daniele Silvestri si è esibito al lago di Santa Croce; il 19 agosto è stata la volta di Nicolò Fabi a Le Ei, nel comune di Lamon, e la rassegna si è conclusa con il doppio appuntamento dello scorso week end: sabato la performance di Raphael Gualazzi in Faverghera sul Colle del Nevegal e domenica lo Stato Sociale a Feltre. Quest’ultima esibizione doveva tenersi nella spettacolare valle di Lamen, ai piedi delle Vette Feltrine, ma il maltempo ha modificato il programma e il concerto è stato spostato al Palaghiaccio di Feltre. 

«La formula di musica in natura è sicuramente vincente e la grande partecipazione di pubblico a tutti i concerti lo dimostra» commenta il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Pubblico non solo bellunese ma arrivato da diverse zone del Veneto per partecipare ai concerti e per scoprire alcuni angoli del nostro territorio. Il progetto, anche per volontà della Provincia, è un piccolo mattoncino nella costruzione della proposta turistica, e sono convinto che continuerà a esserlo anche il prossimo anno con nuove location e cantanti diversi».

«Sicuramente si è trattato di un’edizione straordinaria di una manifestazione che nasce grazie alla sinergia tra tutti i comuni feltrini con il supporto organizzativo del Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi – spiega l’assessore al turismo dell’Unione Montana Feltrina, Dario Scopel -. Stiamo lavorando bene come territorio, in maniera unita e a passo sicuro verso obiettivi comuni per valorizzare la nostra zona. Sono certo che raccoglieremo a medio termine risultati importanti. Vi è però sicuramente la necessità di aumentare la capacità ricettiva dell’area per puntare a numeri ancora più importanti e poter crescere ancora, raccogliendo i frutti delle iniziative di promozione». 

Anche la Dmo Dolomiti ha lavorato alla rassegna, ritenendo i concerti uno strumento di marketing turistico. «Sono una leva per valorizzare le risorse e promuovere il territorio e al tempo stesso consolidano lo spirito di appartenenza della comunità orgogliosa di ospitare e organizzare la manifestazione: una doppia lettura che porta beneficio a tutti, turisti e residenti» rileva la presidente Dmo Emanuela De Zanna. «Vogliamo puntare sugli eventi di qualità che permettono di vivere un’esperienza unica sulle Dolomiti Bellunesi, un’esperienza che attrae dunque turisti e migliora l’immagine della destinazione». 

La Dmo Dolomiti Bellunesi ha affiancato il Consorzio Dolomiti Prealpi a livello di promozione e comunicazione dell’evento ritrovando il claim della campagna #fuoridailuoghicomuni nell’essenza stessa del tipo di manifestazione. «Dolomiti Arena ha scelto location poco conosciute e autentiche, da vivere in maniera slow e sostenibile. Questi concetti sono alla base del claim della nostra campagna #fuoridailuoghicomuni – racconta Elisa Calcamuggi responsabile marketing e comunicazione della Fondazione Dmo Dolomiti Bellunesi – quindi cavalcarli insieme unendo la proposta musicale è stato logico e immediato. La musica crea suggestioni meravigliose, i luoghi scelti hanno valorizzato le performance con un’acustica splendida. Il tutto vissuto in modalità slow, lontano dal caos. Una scelta in armonia con il turismo che vogliamo avere sul territorio. Abbiamo promosso l’evento insieme e sui nostri canali social abbiamo proposto esperienze da fare, posti dove dormire e i luoghi da visitare in modo che chi avesse scelto di raggiungere la destinazione per il concerto fosse stimolato a rimanere a dormire oppure ad arrivare il giorno prima per conoscere meglio la zona». 

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