Una ragazzata, di certo. Ma è l’ultima di una lunga serie, e ha gettato un velo di amarezza anche sul viso sempre sorridente di don Simone Ballis. Il parroco di Domegge si dice costretto a installare le videocamere attorno alla chiesa, perché le bravate stanno diventando troppe. L’ultima in ordine di tempo è una bestemmia scritta in vernice sul muro della chiesa. Poi cancellata, vero. O meglio, quasi cancellata, come per un tentativo maldestro di celare il brutto gesto commesso.
È successo con ogni probabilità nella notte tra lunedì e martedì. Fatto sta che ieri mattina (24 maggio) parroco e sagrestano si sono resi conto dell’imbrattamento. La scritta, non troppo grande né vistosa è stata vergata a mezza altezza, vicino a una delle porte d’ingresso della parrocchiale, quella laterale. La stessa porta che per tre sere di seguito è stata presa di mira da vandali che si può supporre siano ragazzi, o ragazzini. Prima con la serratura riempita di fieno. Poi con una grata prelevata da qualche parte e messa a sbarrare l’entrata della chiesa.
«Oltre a questo, è stato rotto anche l’interruttore esterno della sala termica» spiega don Simone Ballis. «E questa mattina (ieri, ndr) addirittura una bestemmia. Non so cosa dire e cosa pensare. Provo amarezza e dispiacere».
I danni al momento sono minimi, ma il gesto rimane grave. Anche perché a Domegge segnalano che alcuni ragazzi la sera lanciano oggetti contro le finestre delle case. Bravate e dispetti, ma il confine che separa dal vandalismo è labile e sottile.
«Questi fatti cominciano a diventare pesanti. Lo scherzo è bello finché dura poco – taglia corto don Simone -. Quando si esagera rovinando le cose e avendo poco rispetto per la chiesa e per chi la custodisce, diventa davvero fastidioso e poco edificante. Sono cose da ragazzi, che spero finiscano presto. Altrimenti verranno beccati dalle telecamere che sarò costretto a installare».