Era la prima volta che un ministro della Repubblica entrava in un bar di Igne. È successo ieri (domenica 27 marzo). Federico D’Incà ha voluto visitare i luoghi degli incendi di Soffranco, Igne e Fortogna, per portare solidarietà al sindaco di Longarone e ringraziare chi si sta prodigando per spegnere i roghi.
«Sono grato per il lavoro dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e di tutti gli operatori che in questi giorni sono prontamente intervenuti per domare gli incendi boschivi nelle Dolomiti bellunesi. Assieme al sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, ho voluto visitare personalmente la postazione di intervento dei Vigili del Fuoco, la squadra antincendio regionale del Veneto e i volontari della Protezione Civile della sezione di Longarone per avere gli ultimi aggiornamenti sulla situazione e per ringraziare le donne e gli uomini impegnati nelle operazioni di spegnimento» ha detto il ministro D’Incà. «Già nella mattinata di sabato mi sono relazionato con la capo dipartimento dei Vigili del Fuoco, Laura Lega, i comandanti locali e il sindaco di Val di Zoldo, Camillo de Pellegrin che seguono gli interventi con la massima attenzione: l’allerta rimane alta così come il controllo nei confronti delle nostre comunità. La siccità che sta colpendo l’Italia del nord e il perseverare degli incendi mette sotto pressione le vallate alpine. Questa situazione ci fa ancora una volta comprendere come la lotta al cambiamento climatico sia necessaria e debba continuare anche per ristabilire gli equilibri idrici: è la prima, vera, soluzione per evitare fenomeni estremi e contrastare proprio la siccità che porterà nuovi incendi, arrecando danni anche alla nostra agricoltura».