Il Parlamento Europeo approva il “Rapporto Dorfmann” sulla strategia “Farm To Fork”, nota anche come strategia “dal produttore al consumatore”: è stato infatti l’europarlamentare Herbert Dorfmann a laciarla.
A questo proposito, il Green Deal è il piano per raggiungere la neutralità climatica entro il 2020 e un elemento importante del progetto è questa strategia agricola, con la quale l’Unione Europea si impegna a rendere cibo e bevande più sani, a continuare a garantire la sicurezza alimentare del continente, ad assicurare una giusta retribuzione agli agricoltori e, più in generale, a perseguire un’agricoltura sempre più sostenibile.
L’Europa vuole diventare entro il 2050 il primo continente neutrale dal punto di vista climatico ed entro il 2030 ridurre le emissioni del 55% rispetto ai livelli del 1990; di conseguenza, l’agricoltura gioca un ruolo importante, in particolare con la strategia “Farm to Fork” che deve essere attuata entro il 2030. Tra i tanti temi affrontati, c’è la riduzione dei prodotti fitosanitari e una migliore protezione del suolo; un quarto dei terreni agricoli dovrà essere dedicato alla produzione biologica e bisognerà lavorare maggiormente per la tutela della biodiversità. «Gli agricoltori usano sempre di più nuove tecnologie, basate su sensori, satelliti e intelligenza artificiale. Basta visitare una fiera agricola per rendersi costo che oggi quasi tutti i macchinari sono dotati di elementi di robotica o sensori – afferma poi Dorfmann -. Per raggiungere gli obiettivi climatici, non vanno portate indietro di cinquant’anni le lancette dell’agricoltura europea. L’innovazione è la chiave per ridurre l’uso di fitofarmaci, fertilizzanti o acqua».
Fondamentale la formazione degli agricoltori: «Altro tema centrale – continua Dorfmann -. Non abbiamo bisogno solo di più giovani in agricoltura: è fondamentale che siano preparati ad affrontare le sfide del futuro».
Nel suo ruolo di relatore della strategia “Farm to Fork”, l’europarlamentare ha ascoltato i vari esponenti e attori della filiera alimentare, e per lui una cosa è chiara: «Questa strategia può essere attuata solo se si lavora tutti insieme. In particolare, è il consumatore a giocare un ruolo decisivo: è lui che decide ogni giorno, con le sue scelte di spesa, se prodotti sempre più sostenibili, con un valore più elevato e quindi anche con un prezzo corrispondente, hanno un futuro sul mercato».