Lo sapevate che, in un tempo lontano, i pendii della Marmolada erano verdeggianti e vi pascolavano le greggi?
Ora vi raccontiamo la leggenda.
Nel Val di Ornella viveva il giovane Barthel. Il quale, in un giorno di primavera, decise di lasciare il paese con la moglie e i figli e di salire al passo Fedaia, dove aveva comprato un fienile.
Iniziò a lavorare molto: il fieno era buono, perché l’erba non veniva tagliata da tanto tempo e gli animali prosperavano, producendo latte buonissimo.
Si avvicinava il momento della celebrazione legata alla Madonna della Neve e i contadini che lo aiutavano chiesero di poter scendere a valle per festeggiare questa ricorrenza.
Andarono anche i figli e la moglie, ma Barthel non volle abbandonare i pascoli.
«Il lavoro prima di tutto!». Era preso dalla frenesia del lavoro e dei soldi.
Udendo queste parole, la moglie rimase sconcertata, ma scese a valle.
Eppure il marito teneva molto a quella festa. Così l’uomo, rimasto solo, cominciò a raccogliere il fieno. Era una splendida giornata.
Ma piano piano il cielo si annuvolò, finché nel pomeriggio cominciò a nevicare fitto.
Era estate, eppure nevicò per giorni. Barthel rimase sommerso dalla coltre bianca.
Ne cadde talmente tanta che ancora oggi non si è sciolta nemmeno sul Fedaia.
Ecco perché… la Marmolada ha ancora il suo ghiacciaio.