Da Belluno a tutta Italia: 50mila mascherine per persone con disabilità

Da Belluno a tutta Italia: 50mila mascherine per persone con disabilità

 

Cinquantamila mascherine in dono per le associazioni che aiutano persone con disabilità, 2 furgoni, 6 persone d’equipaggio e 3mila chilometri da percorrere. Sono i numeri della solidarietà: i numeri che riassumono il progetto “Mask to Ride”.

Il viaggio sociale è organizzato da Alvaro Dal Farra (fondatore del team di freestyle motocross DaBoot), con la partnership di Giesse Risarcimento Danni. E insieme a Mattia Cattapan dell’associazione Crossabili. 

La carovana percorrerà l’intero stivale con un obiettivo ben preciso: consegnare dispositivi medici alle strutture che necessitano di questo tipo di materiale, in piena sicurezza e nel rispetto delle recenti normative. Il tour durerà 12 giorni: decollato ieri da Belluno, toccherà Piemonte, Liguria, Toscana, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, Lazio, Umbria, Emilia Romagna. E il gran finale sarà ancora a Belluno, sabato 13. 

Il team è composto da Nicola Barchet (presidente di Giesse Risarcimento Danni), Alvaro Dal Farra (presidente del team DaBoot) e Mattia Cattapan (fondatore di Crossabili), oltre a due gruppi di piloti professionisti e semiprofessionisti che praticano motocross, quad e motoslitta freestyle. Senza considerare Christian Tasso, fotografo specializzato sul tema della disabilità nel mondo, Cristopher Breda, fotografo e videomaker, e Angie Lanotte, ufficio stampa. Fondamentale, inoltre, il contributo artistico di Alessia Da Roit. 

In ogni regione si aggiungeranno alcuni testimonial: il primo è stato Oscar De Pellegrin, campione paralimpico di tiro con l’arco. «Distribuiremo 50mila mascherine personalizzate in tre diversi modi – spiegano i promotori del progetto – così da agevolare e creare giocosamente un’abitudine a indossarle anche alle persone con disabilità, per le quali avere qualcosa davanti alla bocca non è semplice. L’aiuto sarà esteso pure a familiari e parenti che quotidianamente affiancano i loro cari all’interno delle strutture». Uno dei modelli di mascherina è stato pensato e prodotto per persone con disabilità uditive: «Trasparenti davanti alla bocca, per poter leggere il labiale. Per ripartire. E tornare in contatto con gli altri». 

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