Il Rifugio Pian de Fontana riabbraccia visitatori, turisti e appassionati di montagna.
Di proprietà del Comune di Longarone e in gestione alla locale sezione del Cai, è stato inaugurato nel 1993: dai ruderi di un’ex malga abbandonata è sorto un autentico gioiello, incastonato nel cuore della natura.
La struttura si trova nel Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, sul percorso dell’Alta via numero 1, ai piedi della Grande Talvena e delle Cime dei Bachet. È raggiungibile da Soffranco, lungo la Val del Grisol e salendo poi a piedi sul sentiero 520 della Val dei Ross (120, 150 minuti di cammino). Per quanto riguarda la gestione, è in mano a Elena Zamberlan e Antonio Gavino Tedde, che accolgono gli escursionisti con gratitudine, cortesia e uno speciale piatto di pasta alla montanara.
Non solo: chi raggiunge il rifugio potrà godersi intense serate con gli amici e indimenticabili albe, ma potrà pure visitare il Belvedere e i Van de Zità, dove fauna e fioriture uniche riempiono gli occhi e lo spirito. Senza considerare la campana: da suonare in segno d’augurio per chi nasce e di preghiera per chi non c’è più.
Dopo secoli di alpeggi estivi, dove ogni filo d’erba veniva brucato, gli ultimi malgari del secolo scorso sono stati Jaco Batti di Igne, Min da Provagna e Nani Lise da Sospirolo, i quali da lassù osservano chi, con fatica e sudore, sale in quei luoghi ad ammirare le meraviglie della natura.