Cantiere record: Cancia intravvede la soluzione della frana, dopo oltre un decennio

Cantiere record: Cancia intravvede la soluzione della frana, dopo oltre un decennio

Continuano a pieno regime i lavori di messa in sicurezza di Cancia (Borca di Cadore). Un’operazione da 4.135.000 euro destinata ad assicurare la mitigazione di colata detritica che da decenni minaccia le abitazioni sottostanti e la statale 51 di Alemagna. Da lunedì scorso operai e mezzi sono all’opera per completare nel più breve tempo possibile il primo stralcio. E proprio in questi giorni sta prendendo forma la grande briglia frangicolata di tecnologia giapponese (“Sabo Dam”) commissionata dalla Provincia di Belluno. Si tratta dell’operazione clou del cantiere, terminata la quale mancheranno solo i dettagli. Il cronoprogramma sta bruciando le tappe: i lavori sono cominciati a metà settembre 2019 e potranno essere conclusi (meteo permettendo) entro la fine dell’estate, contro una previsione iniziale di oltre 600 giorni di cantiere.
«Da una settimana i lavori sono ripresi, dopo la pausa invernale e il blocco Covid – spiega Simone Carraro, direttore dei lavori sul canalone di Cancia -. Al momento, stiamo lavorando nel pieno rispetto del protocollo anti-contagio, senza per questo rallentare le operazioni. Siamo ripartiti di gran lena e speriamo che la stagione prosegua con un meteo adatto. Prima dell’inverno, eravamo riusciti a concludere la parte delle opere di fondazione. Adesso stiamo proseguendo con le prime opere relative al getto in calcestruzzo della grande briglia “Sabo Dam” che costituisce l’elemento più importante di questo cantiere. I canali superiori, a monte della briglia frangicolata, saranno ripresi dopo la conclusione delle opere in calcestruzzo». 
Infatti, oltre all’enorme struttura a “pettine” chiamata a bloccare i massi in discesa dall’Antelao, il progetto interviene anche con altre due opere: la deviazione del Bus del Diau, dove deve essere separata la colata solida (massi) dalla parte liquida (acqua); e la costruzione di una vasca di dissipazione per rallentare l’erosione provocata dall’acqua in discesa. Una parte di queste opere è già stata realizzata prima della pausa invernale.
«Se tutto proseguirà senza intoppi, l’impresa che sta lavorando riuscirà a concludere l’operazione entro la fine dell’estate o al massimo all’inizio dell’autunno, con una rapidità d’intervento eccezionale» commenta il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi, che oggi è stato in sopralluogo sul cantiere, insieme al dirigente Pierantonio Zanchetta (appena rientrato dalla pensione per dare una mano all’ente Provincia). «La sistemazione del canalone di Cancia è al momento il progetto più consistente e importante che la Provincia sta realizzando, fondamentale per la sicurezza degli abitanti di Borca di Cadore, anche in considerazione della drammatica colata del 2009, che ha provocato due vittime. Per quest’anno utilizzeremo ancora i monitoraggi a vista della frana, durante l’estate. Ringrazio i volontari di Protezione Civile che hanno già assicurato la loro presenza, da fine maggio a metà settembre».

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