La Protezione Civile accoglie gli elettori al seggio. E “regola” il traffico, controlla che non ci siano assembramenti, che tutti abbiano indossato la mascherina… Ordinaria amministrazione, insomma. Così dovrebbe essere. Ma così non è detto che sia. Perché mancherà all’appello la componente Ana, visto che il presidente nazionale, per timore di strumentalizzazione politica, ha ritirato i suoi. Quindi? Occhio ai numeri e giri di qua e di là per i seggi.
«L’attività di controllo non è nuova per la Protezione Civile, ma per questa occasione manca la forza lavoro, mancano i volontari – conferma Massimo Zanella, coordinatore del Gruppo comunale di Belluno -. Nonostante ciò si voterà lo stesso ed è importante dirlo».
Già, nessun problema per le urne. Piuttosto, sarà fatto appello alla responsabilità degli elettori. Perché non in tutti i seggi ci saranno i volontari pronti a gestire i flussi. Difatti, ci sono state anche alcune associazioni che, dopo essere state allertate, non hanno risposto con un “presente” forte e chiaro. Ma hanno declinato. Una sorta di astensione alle urne.
«Per assicurare una corretta turnazione servirebbero almeno 70 operatori – spiega Zanella -. Ma al momento possiamo garantire solamente 30 presenze». Come far fronte al problema? Ci sono diverse idee. Due sembrano avere più successo: o presidiare i plessi più frequentati; oppure girare tutti i seggi e fermarsi solo dove emergono delle criticità. In ogni caso, buon voto.