Sindaci e consiglieri comunali chiamati a raccolta: a febbraio si vota per il rinnovo del consiglio provinciale. Domenica 16, per l’esattezza. Così ha deciso l’assemblea dei primi cittadini, riunita ieri a Palazzo Piloni per le incombenze di bilancio di fine anno.
Entro fine gennaio quindi dovranno pervenire i nominativi delle liste candidate. Chissà se ancora una volta ci sarà l’incrocio tra rappresentanza politica e necessità geografiche. Nelle ultime elezioni del consiglio è sempre stato così. Stavolta a complicare i giochi ci sono le regionali di maggio, che potrebbero aprire scenari un po’ diversi. E si fa strada anche il rinnovo della presidenza del Consorzio Bim Piave.
Il consiglio attualmente in carica scade a inizio anno. Era stato eletto nel gennaio 2018 e la legge Delrio prevede una durata di due anni (a differenza del presidente della Provincia, il cui mandato è valido quattro anni). Il diritto di voto, con l’ente di secondo livello, spetta esclusivamente a sindaci e consiglieri comunali in carica. A ogni voto corrisponde un punteggio, che varia a seconda del peso demografico dei singoli Comuni. Di fatto, il voto di un amministratore comunale di Belluno vale almeno 4-5 voti di Soverzene, Perarolo (o qualsiasi altro Comune di piccole dimensioni).