La pazienza è la virtù dei forti. E le imprese artigiane bellunesi si rivelano fortissime nonostante il duro colpo subito con il lockdown. Dovranno pazientare fino al 2021 per tornare ai livelli pre-Covid. Ma in questo momento stanno dimostrando di saper resistere e sopravvivere.
È quanto rivela il “Report micro-piccole imprese” elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Veneto. La fotografia scattata sulla recessione a due mesi e mezzo dall’uscita dal lockdown ha preso in considerazione 1.500 aziende a livello regionale, di cui oltre 150 bellunesi.
I DATI
La situazione bellunese durante il lockdown è stata in linea con il resto del Veneto, anche se spiccano due tendenze interessanti: un quarto degli intervistati dice di non aver mai fermato l’attività (contro il 23,3% del Veneto); e il 26% ha detto di aver chiuso nonostante potesse continuare a lavorare (contro il 17,4% del Veneto).
«L’artigianato ha subito un durissimo colpo, specialmente quelle categorie che sono state costrette a fermare l’attività per lunghi mesi e che adesso stentano ad agganciare la ripartenza – commenta la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella -. Ma la volontà di andare avanti prevale. Ecco perché abbiamo bisogno che oltre agli aiuti arrivati finora si vada oltre, con reali prospettive di rilancio del mercato, in modo da non fermarsi all’assistenzialismo».
In effetti, il 74,5% degli intervistati sostiene che al momento l’obiettivo è quello di dare continuità all’impresa (solo il 9,2% ritiene di cercare nuovi spazi e canali per commercializzare i prodotti; e un esiguo 3% sta sviluppando nuovi prodotti o servizi). Quanto al fatturato nei mesi immediatamente successivi la fine del lockdown, oltre il 60% degli intervistati registra una perdita (il 10% addirittura forte, superiore al -50%; il 15,7% significativa, tra il -25 e -50%).
La fine della crisi pare lontana. Oltre la metà degli intervistati la pone non prima del 2021. Ma l‘11,7% dice addirittura nel 2022 o oltre, e per il 10,8% delle imprese gli affari non torneranno mai ai livelli pre-Covid.