Covid, cresce l’incidenza. E’ l’effetto del rientro dalle vacanze

Covid, cresce l’incidenza. E’ l’effetto del rientro dalle vacanze

Crescono casi e ricoveri, per colpa dei rientri dalle vacanze. E’ il quadro descritto nel consueto report settimanale dell’Ulss 1.

Nell’ultima settimana sono stati 121 i nuovi casi segnalati, 50 in più rispetto a quella precedente. Colpa del focolaio che ha coinvolto un’ottantina di persone rientranti dai Balcani. L’incidenza settimanale sale così a 60,6 casi ogni 100mila abitanti, comunque più bassa rispetto alla media nazionale, che è di 77.

Nel report l’azienda sanitaria dettaglia l’origine dei 196 bellunesi attualmente positivi. Di questi, si legge, 57 soggetti in isolamento sono correlati a rientri dalla Macedonia; 13 soggetti a rientri da Kossovo; 10 da Albania; 8 dal Marocco; 4 dalla Croazia; 3 dalla Bosnia; 2 dalla Romania; 1 Francia; 1 Ucraina.

«Quanto indicato – spiega l’Ulss 1 – attesta che anche nel nostro territorio una quota importante della casistica Covid è attribuibile a rientri dalle vacanze, in particolari da rientri da vacanze all’estero e da conseguenti contagi in ambito familiare e amicale».

Con l’aumentare dei casi, di conseguenza torna a colorarsi la mappa del contagio nei Comuni bellunesi. Sono 32 (su 61, poco più della metà) i territori nei quali negli ultimi 7 giorni sono stati segnalati nuovi contagi. In tre di questi (Cesiomaggiore, Ospitale e Colle santa Lucia) l’incidenza è da “Bollino blu”, ovvero tra 251 e 500 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Ma va ricordato che in provincia di Belluno, caratterizzata da una bassa densità abitativa, basta un piccolo focolaio familiare a far schizzare all’insù l’incidenza nei  – numerosi – piccoli e piccolissimi Comuni.

Sono invece 11, al momento, i ricoverati positivi al covid all’ospedale San Martino di Belluno. Uno di questi,  cinquantenne, è da giorni in terapia intensiva. In area non critica sono invece ricoverati (secondo il report diffuso dall’azienda sanitaria): 3 pazienti (di 52, 68 e 82 anni) in Pneumologia, di cui 2 con quadro severo e un critico; 7 pazienti (di 18, 26, 27, 54, 61, 81, 94 anni) in Malattie infettive, di cui 5 con quadro severo. Su 11 ricoverati, 9 non sono vaccinati. Dei 2 vaccinati, spiega l’Ulss 1 nel report, «una persona con una dose di vaccino è ricoverata per altro motivo clinico e una col ciclo vaccinale completo è ricoverata per pluripatologie».

Metà dei ricoveri afferisce alla casistica dei rientri dall’estero.

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