La pandemia di covid-19 sarà finalmente solo un brutto ricordo? Lo sperano tutti, naturalmente. Piccoli – grandi segnali di ritorno alla normalità arrivano anche dall’ospedale di Belluno. Dove, per la prima volta dal 2019, nel reparto di ostetricia si è potuto assistere ad un parto in acqua. A venire alla luce, tra sorrisi e lacrime di gioia la piccola Beatrice, una splendida bimba di 3800 grammi. A circondarla l’amore di mamma e papà ma anche della zia, infermiera della pediatria, eccezionalmente presente.
E’ stato il primo parto in acqua dopo il Covid. Fino a poco tempo fa, infatti, la vasca era stata dismessa per dedicare la sala parto alle mamme covid positive; l’attuale situazione epidemiologica ha permesso di ripristinare questo importante supporto, a sostegno delle coppie a basso rischio ostetrico.
Mamma Elisa e papà Nicola sono felicissimi di aver accolto la proposta dell’ostetrica di provare l’immersione in acqua e guardano la loro bimba commossi.
«Quando una donna entra in travaglio, si scatenano ondate di emozioni contrastanti: la paura, la voglia di scappare, il dolore, l’irrazionalità combattono con la speranza, con il desiderio di conoscere il proprio figlio, con l’amore, con la gioia.
Uno strumento prezioso come l’acqua dona alla donna un senso di protezione, tutela la sua intimità, la rilassa e la alleggerisce del peso fisico e mentale del travaglio. Ecco allora che quando il parto è rispettato e protetto, procede svelto e la donna ne è pienamente la protagonista e viene invasa dalla gioia e dall’amore», spiega il direttore dell’unità Operativa Gianpaolo Tandurella.