Cooperativa Cadore: pronti oltre 150 pacchi-dono per i lavoratori

Cooperativa Cadore: pronti oltre 150 pacchi-dono per i lavoratori

Avverrà a distanza lo scambio degli auguri per i soci e lavoratori della Cadore Scs (Società cooperativa sociale): l’attuale situazione sanitaria non garantisce la sicurezza per un incontro tra tutte le persone occupate in cooperativa. 

Tuttavia, ci sarà comunque modo di festeggiare. Sì, perché sono in consegna in questi giorni i doni natalizi per i lavoratori della Cadore: «Un pensiero per ringraziarli di tutto ciò che hanno fatto durante un’annata certamente non facile, con l’auspicio che possano trascorrere delle gioiose festività con le proprie famiglie”, l’augurio della presidente Alessandra Buzzo.

Il dono, come nello spirito della Cadore Scs, premia manualità e le realtà del territorio con oltre 150 i panettoni realizzati da artigiani pasticcieri e regalati ai lavoratori della cooperativa.

Inoltre, a rafforzare la collaborazione nata qualche settimana fa, c’è anche lo sconto del 40% offerto a tutti i lavoratori, ai soci della Cadore e ai loro familiari, dai Centri Ottici G5 di Auronzo di Cadore, che con la loro linea Le Me Crode decorate dall’artista cadorina Elsa Calligaro sosterranno le attività della Cadore s.c.s.

«Abbiamo voluto offrire questa scontistica – spiega Giampaolo Lozza, titolare dell’azienda insieme al fratello Giovanni – per consolidare il legame con tutti i protagonisti di una collaborazione che sta riscuotendo un buon successo tra i clienti». 

«Speriamo di poter tornare a farci gli auguri di persona tutti insieme – conclude Buzzo –. Per la Cadore è stato un anno impegnativo, ricco di lavori e di grandi successi, come la riuscita del progetto Interreg di Vallesina, ma anche di dolore, con la scomparsa di alcuni soci e la drammatica morte di Mustapha Manneh: tutto questo ci ha fatto sentire la vicinanza del nostro territorio alla cooperativa, ai suoi obbiettivi e ai suoi valori. È la carica giusta per affrontare un 2022 che – ed è l’augurio che faccio a tutti, dalle famiglie alle aziende – dovrà essere un anno di svolta e di ripresa».

Foto d’archivio  

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