Contro la carenza di medici, un appartamento per gli specializzandi

Contro la carenza di medici, un appartamento per gli specializzandi

Un appartamento a  disposizione degli specializzandi dell’Ulss 1 Dolomiti. E del personale sanitario. Si trova in via Sant’Andrea, di fronte agli uffici della Provincia, ed è stato inaugurato nei giorni scorsi alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, e del prorettore dell’università di Padova, Giancarlo Dalla Fontana.

300 metri quadrati, 3 bagni, una cucina e due salottini, l’appartamento può ospitare fino a 11 persone e si aggiunge ai 20 posti già a disposizione tra le foresterie di Feltre e Belluno. È stato ricavato dagli spazi che fino a qualche anno fa ospitavano il Dipartimento di Prevenzione. La ristrutturazione, ad opera dell’Ulss1 Dolomiti, è costata 100mila euro, mentre tutti gli arredi (costati 45mila euro) sono stati interamente donati dall’Ail di Belluno. «Dopo aver contribuito ad arredare la foresteria di Feltre l’idea di questo appartamento ci è piaciuta subito – spiega la presidente Carmen Mione – e quindi abbiamo dato la nostra disponibilità a dare una mano. Non posso che ringraziare i volontari dell’associazione. Credo che sia necessario fare squadra per evitare che le nostre strutture possano venire depotenziate».

L’appartamento sarà dato in uso agli specializzandi, ma anche, in via temporanea, ai professionisti della sanità che abbiano necessità di un alloggio.

«Questa sperimentazione, la prima del genere nel Veneto – aggiunge la direttrice sanitaria dell’Ulss 1 Dolomiti, Maria Grazia Carraro – punta a rendere il nostro territorio più attrattivo per le professionalità di cui abbiamo bisogno. Inoltre risponde ad una richiesta che ci è arrivata direttamente dall’università di Padova e dalla sua scuola di medicina: ovvero quella di trovare una soluzione alla carenza di alloggi per gli specializzandi che vengono ad affinare i loro studi nel nostro territorio».

Per far fronte alla carenza di personale sanitario, puntualizza l’assessore Lanzarin, «insieme all’università di Padova abbiamo deciso di favorire la rete, ovvero far sì che gli specializzandi ruotino in tutti gli ospedali della Regione. E in quest’ottica poter mettere a disposizione degli alloggi a prezzi calmierati diventa certamente importante».

Per l’assessore regionale «la carenza di personale si farà sentire duramente ancora per un paio d’anni, poi le cose dovrebbero piano piano migliorare. Non dobbiamo nasconderci che le professioni sanitarie non sono però più così attrattive come un tempo, per gli stipendi e i carichi di lavoro. Con il futuro governo sarà necessario ragionare su questo».

Gli alloggi, però, non sono l’unica iniziativa messa in atto per attrarre nuovi medici. «Ce ne sono altre che stiamo portando avanti assieme all’università – conclude Carraro – e in attesa di formalizzare il protocollo qualche risultato già si vede: da aprile ad oggi, ad esempio, gli specializzandi sono passati da 11 a 18».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto