Consiglio generale legno e costruzioni Cisl: c’è anche l’economista Berrini

Consiglio generale legno e costruzioni Cisl: c’è anche l’economista Berrini

Si colloca in uno scenario economico e sociale di grande incertezza il consiglio generale della Filca Cisl Belluno Treviso, che si riunirà alle 9.30 di domani (lunedì 5 settembre) al ristorante Nogherazza di Castion.

Il gruppo dirigente e i delegati della federazione di categoria che organizza gli addetti dell’edilizia, dell’industria del legno, del cemento, dei laterizi, del marmo e della pietra e che conta 7.235 lavoratori iscritti nelle province di Treviso e Belluno rifletterà su economia e lavoro nell’epoca della grande inflazione con l’economista Alberto Berrini, consulente economico della segreteria generale della Cisl nazionale, autore di numerosi volumi tra cui, con Edizioni Lavoro, “Una tempesta senza fine” (2011), “Quale futuro? Oltre la crisi greca e la bolla cinese” (2015) e “Declinare crescendo o crescere cambiando?” (2017).

Ai lavori, oltre al segretario generale della Filca Belluno Treviso Marco Potente, saranno presenti il segretario generale della Filca del Veneto Francesco Orrù e il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini.

«Il consiglio generale – spiega Potente – è un primo momento di approfondimento su una situazione economica preoccupante anche per i nostri territori, non solo per l’impatto dell’inflazione sulle bollette e sulla spesa delle famiglie, ma anche e soprattutto per l’effetto devastante dei costi energetici sulle attività produttive e manifatturiere. Produrre rischia di diventare antieconomico nel settore del legno-mobilio, con i costi delle materie prime schizzati alle stelle: gli ordini non mancano, ma il margine di guadagno delle imprese è sempre più ridotto. In alcune grosse aziende del territorio la riapertura dopo le ferie estive è stata posticipata e la produzione avviata una settimana dopo, e questo è u primo segnale allarmante sull’impatto che potrebbe avere questa crisi anche sull’occupazione».

Cresce la preoccupazione anche per quanto concerne i salari, con il potere d’acquisto aggredito dall’inflazione record di questi mesi. «Anche i recenti buoni risultati contrattuali nazionali ottenuti sull’onda della crescita dei nostri settori – sottolinea Potente – rischiano di essere vanificati in breve tempo, così come rischia di non portare i risultati sperati il rinnovo del contratto del legno per il quale abbiamo richiesto aumenti pari a 90 euro».

In provincia di Belluno nel settore delle costruzioni gli addetti complessivamente impiegati sono poco più di 5.200, nella Marca quasi 24mila. Nell’industria del legno a Belluno sono circa 800 gli addetti, nella fabbricazione di mobili poco più di 400. A Treviso 4.200 nell’industria del legno e 16mila nel mobile.

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