Confindustria lancia la sfida: «Finiti i Mondiali, la nostra gara comincia oggi»

Confindustria lancia la sfida: «Finiti i Mondiali, la nostra gara comincia oggi»

«Cosa resterà di questi Mondiali 2021? È la domanda che mi faccio a poche ore dalla conclusione di questo straordinario evento iridato». Comincia così l’intervento della presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton. Un bilancio, certo. Ma anche la lista dei buoni propositi. Perché per gli industriali bellunesi comincia già una nuova sfida, quella delle Olimpiadi 2026.

«Restano sicuramente la bellezza delle nostre montagne e la capacità organizzativa dimostrata dai vari soggetti coinvolti, a partire dalla Fondazione. Resta una vetrina internazionale, le cui opportunità – sul medio-lungo periodo – dobbiamo sfruttare con lungimiranza, sviluppando strategie accorte di marketing. Resta l’emozione di un territorio che ha rialzato la testa e che si è scoperto un’eccellenza mondiale riconosciuto e riconoscibile. Resta una Cortina che si riconferma regina della montagna e unica vera capitale delle Dolomiti Unesco, patrimonio dell’Umanità. Resta tanto orgoglio per aver offerto al mondo una bella pagina di sport nel mezzo di una feroce pandemia».

Solo cose belle, lustrini e champagne? Certo che no.

«Restano però anche le criticità di una provincia che, dal punto di vista viario e infrastrutturale, è letteralmente in ginocchio – continua Berton -. La viabilità in tilt di domenica sull’Alemagna è l’ennesima pagina triste di una storia senza fine. Se i Mondiali non fossero stati a porte chiuse a causa delle restrizioni derivanti dal Covid, le nostre strade avrebbero retto l’impatto? Siamo onesti: sarebbe stato un dramma, una figuraccia davvero mondiale con il solito scaricabarile tra enti e politici. Questa consapevolezza deve spingerci a concentrare proprio sul tema delle infrastrutture le nostre forze e quelle del Governo appena nato».

Infrastrutture, quindi. Ma in fretta. «Mancano cinque anni alle Olimpiadi, cinque anni per decidere che senso dare al nostro futuro. I Mondiali hanno confermato che il territorio c’è, così come l’impegno di operatori e imprese. Manca una programmazione che sia degna di questi territori – conclude Berton -. Il Governo Draghi ha aperto nuove prospettive e c’è un Recovery Plan che potrebbe dare un nuovo impulso alla montagna. La nostra vera gara inizia oggi».

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