Confindustria e Confartigianato: «Bene Mattarella, ma ora si torni a parlare di imprese»

Confindustria e Confartigianato: «Bene Mattarella, ma ora si torni a parlare di imprese»

Archiviato il voto del Quirinale, si torni a parlare di economia. E soprattutto si affrontino i problemi delle imprese. È questo il messaggio, praticamente unanime, del mondo produttivo. Confindustria e Confartigianato chiedono al governo stabilità e soprattutto soluzioni al rincaro delle materie prime. Non senza qualche tirata d’orecchi alla classe politica.

«Al presidente Mattarella va il grazie del mondo dell’impresa. Il suo senso di responsabilità ha salvato ancora una volta questo Paese da una classe politica che si conferma drammaticamente inadatta. Mi auguro che ora l’attività del governo Draghi, le cui sorti erano legate a doppio filo con l’elezione del Capo dello Stato, possa riprendere a pieno regime. Resta tanto lavoro da fare anche e soprattutto per la nostra montagna».

Così Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Il Presidente Mattarella ha dimostrato grande equilibrio, diventando un punto di riferimento per tutti noi, specialmente in questi ultimi anni contrassegnati dalla pandemia. La sua presenza ci rassicura anche come imprenditori e rassicura i mercati nei quali operiamo. Per una economia vocata all’export come la nostra non è un dettaglio. Resta però l’ennesimo spettacolo poco edificante della politica, che non ha saputo farsi trovare pronta a un appuntamento così importante. In particolare ho trovato sgradevole la continua strumentalizzazione delle donne. Molte “quirinabili” sono state bruciate con cinismo e leggerezza. “È il momento di un presidente donna”, è stato ripetuto come un mantra dai vari leader, ma è stata la solita pacca sulla spalla di un sistema politico ancora misogino. Spero solo che ora non si verifichino nuove fibrillazioni partitiche e che sia garantita la massima stabilità di governo. C’è un Pnrr da attuare e – nel nostro caso specifico – ci sono anche una Olimpiade da organizzare e una legge quadro sulla montagna da approvare quanto prima».

Sulla stessa linea anche gli artigiani. «La scelta di Mattarella è un passo importante per la stabilità del Paese in un momento in cui la priorità non può essere la trattativa tra partiti. Ora Parlamento e governo tornino a lavorare sui temi che interessano la vita quotidiana di imprese e famiglie». Così la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella. «In questo momento storico, con i problemi che deve affrontare l’Italia, l’unica scelta possibile era quella della continuità. Ci auguriamo che le forze politiche, che hanno trovato ampia convergenza sul nome di Mattarella consapevoli che non si può paralizzare il Paese in una crisi istituzionale che farebbe male a tutti, si concentrino sui temi prioritari per le imprese, vale a dire l’escalation dei prezzi energetici. Da parte nostra, l’augurio è che la stessa convergenza possa esprimersi anche sulla legge quadro sulla montagna, che i nostri territori attendono da tempo, come occasione per valorizzare le terre alte e le comunità che le abitano, ma anche come mezzo per permettere alla montagna di avere uno sviluppo sociale ed economico».

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