Comune, Provincia e Regione: gioco di squadra per salvare la chiesa di San Martino

Comune, Provincia e Regione: gioco di squadra per salvare la chiesa di San Martino

Monitoraggio della frana, perizia statica sull’edificio e sondaggi geologici per capire come e se intervenire. Si è discusso ieri del destino della chiesa di San Martino a Valle di Cadore.

L’edificio sacro e tutta l’area circostante sono chiusi dal 12 febbraio scorso, quando il sindaco Marianna Hofer ha dovuto emettere un’ordinanza che impedisce l’accesso alla zona a causa del cedimento del terreno su cui poggia la chiesa, su uno spuntone di roccia gessosa a strapiombo sul torrente Boite. Dopo i sopralluoghi dei giorni scorsi, ieri pomeriggio, in videoconferenza, la riunione tra Regione (con l’assessore Gianpaolo Bottacin, il direttore della Protezione civile, Luca Soppelsa, il geologo Rocco Mariani), Provincia di Belluno (con Massimo Bortoluzzi e il dirigente del settore Difesa del suolo, Pierantonio Zanchetta), curia e Sovrintendenza.

«Abbiamo definito i prossimi passi per dare risposta al problema che a medio/lungo termine potrebbe anche interessare gli abitati di Valle – spiega Bottacin, che assicura: «Come Regione faremo la nostra parte per ripristinare il sistema di monitoraggio che ha avuto recentemente dei danni; sarà anche avviata una perizia statica dell’edificio e verranno fatti degli ulteriori sondaggi sul corpo frana per valutare l’evolvere della situazione ed eventuali interventi».

Il problema è noto da tempo. Tanto che, come spiega l’assessore regionale, «La chiesa di Valle è stata oggetto di un controllo strumentale già dal 1987 e successivamente sono state anche realizzate alcune opere strutturali per il consolidamento dell’area. Essendo il movimento franoso in continua evoluzione, gli uffici regionali, già da qualche anno, con strumentazione disto laser stanno monitorando la cresta del versante ubicato a sud ovest della chiesa»

 Negli ultimi tempi il fronte ha però accelerato. «Da quanto mi riferisce il sindaco – aggiunge il consigliere provinciale Bortoluzzi – sembra che la frana si stia espandendo anche verso l’abitato di Costa. Per cui mi sono subito attivato per inviare a Valle i tecnici della Difesa del suolo per valutare l’evolvere della frana e capire che non ci siano problemi per l’incolumità delle persone».

Dopo di che Comune, Provincia e Regione dovranno capire come intervenire. «Sicuramente bisognerà partire da dei sondaggi per valutare l’effettiva stratigrafia geologica della zona, per poi definire gli interventi da eseguire per mitigare il rischio».

(Foto: Wikipedia)

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