Completato il restauro, apre al pubblico la Torre del Campanon

Completato il restauro, apre al pubblico la Torre del Campanon

Era chiusa dagli anni ’70, al di là di un brevissimo periodo, una decina di anni fa. Adesso la Torre del Campanon, vero simbolo di Feltre, che svetta dall’alto del Colle delle Capre, a fianco del castello di Alboino, torna ad essere visitabile. Grazie ai lavori di restauro e recupero portati avanti dall’amministrazione comunale e finanziati con 350mila euro dal progetto Interreg “Torri e Castelli”, (capofila l’associazione “Burg Heinfels” di Lienz) attraverso il quale, nel 2018, si è potuta già aprire al pubblico l’altra storica torre feltrina, quella dell’orologio, dopo i necessari lavori di restauro e messa in sicurezza.

«Riuscire a rendere visitabile la torre – spiega l’assessore ai lavori pubblici di Feltre, Adis Zatta – è un grande risultato, perché il sito, non dimentichiamolo, era stato colpito duramente anche dalla tempesta Vaia».

«E’ un’apertura che i feltrini aspettavano da tanto – aggiunge il sindaco, Paolo Perenzin – e per questo devo ringraziare innanzitutto gli uffici comunali che hanno seguito il progetto, ma anche il Gal2. La torre era stata visitata per brevissimo tempo, durante la mostra dell’artigianato, ma si trattava di visite sperimentali: a piccoli gruppi e con i dpi di cantiere, perché la scala non era in sicurezza. Ora invece il restauro ha permesso il miglioramento dell’accessibilità e quindi la Torre del Campanon sarà fruibile in tutta sicurezza».

L’intervento, conservativo, ha puntato principalmente alla messa in sicurezza della scalinata, che attraverso un centinaio di scalini permette l’accesso al piano superiore, dal quale si può ammirare un panorama a 360° che abbraccia tutto il Feltrino e la Valbelluna. «Gli elementi importanti della scala sono stati mantenuti – continua Zatta – e messi in sicurezza, attraverso l’innesto di elementi nuovi, in un’ottica di grande rispetto della tipologia esistente. E poi abbiamo completato anche la manutenzione straordinaria del manto di copertura».

Da oggi la Torre del Campanon sarà aperta al pubblico. «In queste due settimane apriremo tutti i giorni, dalle 10 alle 19 – spiega l’assessore alla cultura, Alessandro Del Bianco – a ingressi contingentati e previa esibizione del greenpass. Il sito farà parte del circuito Totemcard». Ad accogliere i visitatori anche un video che ripercorre la storia dell’area del castello. Tra le curiosità, anche l’installazione di alcuni nidi per garantire la nidificazione di rondini e rondoni, per i quali la torre del Campanon è uno dei punti fissi nelle loro migrazioni.

Recuperate le due torri, ora l’attenzione dell’amministrazione si sposta verso il Castello di Alboino, attualmente di proprietà del demanio. «Sarà il prossimo step – conclude Zatta -: acquisire il castello e valorizzarlo con un progetto specifico».

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