«Può pagare solo in contanti». Niente bonifici, niente pos. Così si è sentito rispondere il cliente di una struttura ricettiva del Bellunese, al momento di saldare il conto del soggiorno. E così l’ospite, risoluto, ha subito avvisato della cosa la Guardia di finanza, per poi chiamare direttamente la polizia denunciando il comportamento illecito da parte del titolare dell’attività.
Non solo: i controlli compiuti dal nucleo di Polizia amministrativa della questura hanno permesso di appurare che l’ospite non era nemmeno stato registrato nel portale telematico della questura, come previsto al Testo unico di Pubblica sicurezza (Tulps). L’albergatore è stato quindi denunciato e sanzionato secondo le disposizioni di legge.
Un atto, la registrazione degli ospiti al momento del check – in, che non è un semplice atto formale. A tal proposito la questura sottolinea «l’importanza della compiuta identificazione di tutti i soggetti che soggiornano sporadicamente in provincia, soprattutto in un periodo di alta conflittualità internazionale come quello attuale, dove è massima l’allerta per minaccia terroristica, ma soprattutto in previsione dei prossimi giochi olimpici».