Cavalcavia chiuso, ripartono i treni. Sarà caos a Santa Giustina

Cavalcavia chiuso, ripartono i treni. Sarà caos a Santa Giustina

Riparte il traffico ferroviario tra Belluno e Feltre. E dovrebbe essere una bella notizia. Ma non è così. Soprattutto per chi viaggia in auto o bus sulla Destra Piave. Perché il cavalcavia di Santa Giustina è ancora sotto i ferri del cantiere Anas e lo sarà almeno fino a fine anno. Significa che il traffico continua a essere deviato sulla viabilità interna di Formegan, come succede dalla scorsa estate. Solo che la riattivazione della ferrovia fa sì che ogni ora – da mattina a sera – passi un treno e che quindi si chiuda il passaggio a livello. 

Le sbarre restano abbassate per circa 10 minuti di orologio. Un’eternità per chi resta in coda in macchina. E le code sono destinate a essere lunghissime nelle ore di punta. Tradotto: caos sulla viabilità della statale 50, in capo ad Anas.

Il sindaco di Santa Giustina è preoccupato, giustamente. Le attività economiche del paese pure. E anche i residenti della zona sono in ansia. Perché da domenica torneranno a circolare i treni. E da lunedì chi passa per Santa Giustina dovrà mettere in conto un bel po’ di traffico.

La Provincia di Belluno condivide la preoccupazione. E chiede ad Anas di rinviare i lavori lasciando aperto il cavalcavia.

«Non possiamo rischiare la paralisi del traffico in Destra Piave: Anas deve trovare le contromisure» dice il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Dario Scopel. «Nelle ore di punta si rischia di creare il caos, specialmente per quanto riguarda il transito del trasporto pubblico locale. I sopralluoghi fatti con la struttura provinciale per eventuali modifiche dei tracciati lungo la strada interna della cartiera hanno dimostrato che è impossibile adottare quell’ipotesi per autobus e corriere. E anche cambiare i transiti verso la pedemontana non è fattibile, perché significa togliere un servizio a un ampio bacino di utenza del tpl. Invitiamo Anas a trovare al più presto una soluzione, che non può essere quella dei movieri. Se il cavalcavia non è ancora stato abbattuto, forse sarebbe il caso che Anas consideri di rinviare il resto dei lavori alla prossima estate. Di certo non possiamo scaricare i disagi di un cantiere sugli utenti della viabilità e in particolare del trasporto pubblico locale».

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