Una malteria per la birra made in Belluno: il progetto prende forma

Una malteria per la birra made in Belluno: il progetto prende forma

Tavolo di confronto, a Palazzo Piloni, sull’agricoltura e lo sviluppo agricolo del Bellunese. 

Due i progetti: la casa del fagiolo di Lamon, che sarà ripresentata con integrazioni nella prossima programmazione pluriennale del Fondo comuni confinanti; e i centri di trasformazione dei prodotti agricoli di Fonzaso e Cesiomaggiore, attualmente in fase di realizzazione. A Cesio, in particolare, l’idea è di dare vita a un impianto per la raccolta e la trasformazione del malto d’orzo, in modo da chiudere la filiera locale di uno dei prodotti essenziali per la birra. Sarà la prima malteria della provincia e una delle prime del Veneto.

«Il territorio bellunese ha enormi potenzialità nell’agricoltura e gli investimenti del Fondo sono importanti per sostenere lo sviluppo – commentano dal Comitato paritetico -. Si sta creando una rete, diversificata per attività, capace di valorizzare i prodotti locali ed è importante che il Fondo agevoli la creazione di filiere corte, in grado di promuovere le eccellenze agricole del territorio. In questo senso, ottimo il lavoro dell’amministrazione provinciale, che sta investendo nell’istituto agrario di Vellai, sempre più punto di riferimento per la formazione dei giovani e per la cultura agraria».

In particolare, la riunione ha fatto il punto sul progetto della casa del fagiolo di Lamon, struttura che diventerà di riferimento per uno dei prodotti più tipici del Bellunese. E sulla costruzione in corso a Busche (Cesiomaggiore) del centro di trasformazione dei prodotti agricoli. «Una struttura che vuole dare senso a tutte le produzioni di nicchia che portano economie importanti nel nostro territorio. L’obiettivo finale è costituire filiere cortissime, il più possibile a km 0 e in gran parte coltivazioni biologiche – spiega il sindaco di Cesiomaggiore, Carlo Zanella -. La filosofia è quella di un’economia slow, legata anche allo sviluppo del turismo sostenibile, ma capace di creare reddito e posti di lavoro. Sulla struttura di Busche siamo in ritardo sul cronoprogramma, ma abbiamo già presentato un progetto di sviluppo ulteriore con ampliamento, perché ci è stato sollecitata dal territorio necessità di costruire una malteria per chiudere anche la filiera di produzione e utilizzo del malto d’orzo, finalizzata alla produzione della birra». 

«Questo è l’esempio di produzioni di nicchia che possono essere valorizzate e creare ricchezza sul territorio» conclude il presidente del Comitato paritetico Fcc. «Se il Fondo è stato creato per dare sviluppo ai territori confinanti con Trento e Bolzano, è giusto anche cogliere gli aspetti positivi delle economie trentine e altoatesine. E l’agricoltura di montagna può davvero essere uno dei motori del Bellunese». 

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