Caro-cereali, conseguenze pesanti: «Intervenga l’Europa»

Caro-cereali, conseguenze pesanti: «Intervenga l’Europa»

«Contro l’assenza delle materie prime, che temo non si risolverà nemmeno nel giro di mesi, l’Unione Europea deve prendere al più presto misure a sostegno del settore agricolo. Sto lavorando a una risoluzione da presentare alla plenaria della prossima settimana, e anche gli Stati membri devono fare la loro parte»: l’eurodeputato Herbert Dorfmann analizza dal suo osservatorio europeo la questione del caro-cereali e annuncia le prossime mosse.

«Quest’anno sarà impossibile il raccolto in Ucraina, sarà già soddisfacente se non dovranno ricorrere ad importazioni. Ed è un dramma per l’intero pianeta, visto che parliamo di uno Stato che produce il 10% del grano esportato nel mondo ed è uno dei maggiori produttori di mais e di girasole – spiega Dorfmann -. L’assenza di prodotti porta alle stelle i prezzi, e su questo dobbiamo intervenire».

In vista della sessione plenaria del Parlamento europeo, convocata per la prossima settimana, Dorfmann ha pronta una risoluzione per chiedere l’attivazione della misura di crisi: «Parliamo di un fondo da 1,5 miliardi di euro a livello europeo che gli Stati membri dovranno destinare a chi è più colpito da questa crisi, e in questo momento sono gli allevatori e i produttori di carne, latte e uova».

Per garantire materie prime al settore, per Dorfmann si deve lavorare su due piani: «Da un lato, dobbiamo sostenere la produzione, e la mia proposta è quella di derogare al set-aside e quindi di riportare alla coltivazione tutti quei terreni agricoli oggi costretti al “riposo” – annuncia l’europarlamentare -. Dall’altro, serve un’azione forte e immediata della Commissione Europea sull’Ungheria, che sta bloccando l’export di mais e grano, creando una situazione insostenibile soprattutto per l’Italia. Stiamo parlando di uno Stato membro che sta bloccando il mercato all’interno dell’Unione, una cosa inaccettabile, e la Commissione deve farsi sentire».

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