Cade e sbatte la testa, bambino soccorso a Baita Civetta

Cade e sbatte la testa, bambino soccorso a Baita Civetta

Attimi di paura ieri pomeriggio (sabato 25 giugno) in Val di Zoldo. Un bambino di 9 anni di Mestre che si trovava con i genitori in zona Rifugio Baita Civetta, è caduto e ha sbattuto la testa. Per sua fortuna, al rifugio c’era casualmente un medico, così le cure sono state immediate. In ogni caso, è stato chiamato l’elicottero del Suem: il piccolo è stato trasportato all’ospedale di Belluno, da dove è stato dimesso nel giro di un paio d’ore, senza danni.

Ieri comunque è stata una giornata di grande lavoro per Suem e Soccorso alpino, con due interventi già in mattinata. Il primo per un escursionista belga di 70 anni, recuperato al Rifugio Pian de Fontana, a Longarone.

L’uomo si era procurato un trauma alla caviglia ancora venerdì. E aveva provato a riposare una notte intera per poi proseguire nel suo cammino. Ma il dolore era tale da non permettergli di muoversi. Così ieri mattina l’elisoccorso è dovuto intervenire. Il belga è stato portato all’ospedale di Belluno.

Sempre ieri mattina, verso le 11.30, l’elicottero è stato inviato nella zona del Rifugio Semenza (in Alpago), per un escursionista 50enne di Conegliano che si era infortunato al ginocchio mentre saliva con alcuni amici. Imbarcato dal tecnico di elisoccorso, l’uomo è stato accompagnato al San Martino per ricevere assistenza medica.

Verso le 16.50, invece, su segnalazione dell’assistenza alla Lavaredo Ultra Trail, una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina ha raggiunto in fuoristrada un’escursionista, che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia sulle piste in zona Fedare. La donna (67 anni, della provincia di Venezia), è stata quindi accompagnata al Passo Giau e si è allontanata con i propri mezzi.

Attorno alle 17.40 una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è intervenuta lungo il sentiero numero 626, che collega il Rifugio Kostner al Passo Pordoi, per due ragazzi che si erano persi usciti dalla traccia, dopo una lunga camminata iniziata dal Pordoi. Grazie alla posizione precisa del punto in cui si trovavano fornita dalla Centrale operativa, in un’ora di cammino i soccorritori hanno raggiunto i due, un 27enne di Bitonto (Bari) e un 26enne di Lavis (Trento), che erano fermi una ventina di metri sotto il sentiero. Dopo averli ricondotti a monte, la squadra è rientrata con loro verso l’Ossario del Pordoi, luogo dell’appuntamento con la madre di uno dei ragazzi che è venuta prenderli in auto.

Alle 20.30 la Centrale del Suem è stata inoltre allertata da un gruppo di amici che, partiti dal Rifugio Tissi, erano arrivati al Vazzoler, ma uno di loro – un 29enne di Piove di Sacco (Padova) – mancava all’appello. Quando l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per volare subito a fare una ricognizione, fortunatamente gli escursionisti hanno avvisato che il compagno li aveva raggiunti e l’allarme è rientrato.

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