Cabinovie in ginocchio per il decreto anti-virus. Bond interroga il ministro

Cabinovie in ginocchio per il decreto anti-virus. Bond interroga il ministro

Turismo malato grave: il coronavirus rischia di mettere ko alberghi, ristoranti e tutto il settore. Adesso, poi, con le ultime nevicate che potrebbero benedire l’ultima parte di stagione sciistica, c’è un problema in più: il Dpcm e l’obbligo di far viaggiare le cabinovie delle piste a un terzo di carico, in modo da rispettare le “distanze di sicurezza”.

«Non si può pensare di far partire le cabinovie con solo un terzo della capienza prevista. Questo crea code enormi ai tornelli per prendere il mezzo di risalita. E quelle non sono assembramenti di persone?». Domanda legittima quella di Dario Bond. Il deputato di Forza Italia annuncia battaglia sul tema. E un’interrogazione direttamente al ministro della salute per sapere se le cabinovie possono disattendere quanto previsto nel Dpc.

«Siamo di fronte all’ultimo mese e mezzo di sci, con le copiose nevicate negli ultimi giorni – prosegue Bond -. Diventa inutile rovinare la stagione con queste disposizioni che non hanno alcun senso. Invece di pensare a limitare la virulenza del virus e il contagio, bisognerebbe pensare a limitare i danni che si stanno creando, irreversibili ormai, sul settore del turismo e del commercio nelle nostre vallate. A tal riguardo, presenterò un’interrogazione urgente al ministro della salute, per capire se le Regioni possono scegliere di non adottare questi provvedimenti. Vedo che in Trentino Alto Adige non vengono adottati, ad esempio. Significa che il coronavirus non si diffonde nelle province autonome?».

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