Belluno Kids, una campagna di crowdfunding per la terza edizione

Belluno Kids, una campagna di crowdfunding per la terza edizione

Non c’è due senza tre. Belluno Kids non si ferma. La pandemia non rallenta idee e progetti della rassegna teatrale per ragazzi, anzi. Ci sono tanti nuovi progetti in mente. Così da qualche giorno è attiva sulla piattaforma Eppela una campagna di crowdfunding, attraverso la quale tutti possono dare il loro contributo per sostenere il festival che con solo due edizioni è già entrato nel cuore di bambini e adulti di tutte le età.

Lo dicono i numeri: «La prima edizione del 2019 è stata un successo – spiega Alessandro Rossi, direttore artistico di Belluno Kids – e la seconda, andata in scena lo scorso mese di settembre, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia ha avuto il 20% di spettatori in più».

Un simile patrimonio di energie e idee non può essere disperso. Così l’obiettivo è fisso sulla terza edizione. Ci sono già le date, si va in scena dall’1 al 5 settembre. Ma, viste le difficoltà di enti pubblici e aziende, con le casse sofferenti a causa della pandemia, la strada individuata è quella, per l’appunto, del crowdfunding.

Con una piccola donazione (si parte da 5 euro in su, con diversi step che prevedono anche delle “ricompense”) chiunque può diventare protagonista e aiutare così a continuare a portare arte, teatro e cultura nelle strade, nelle piazze e nei cortili dei palazzi, trasformando per qualche giorno Belluno in una città a misura di bambino.

«Abbiamo posto come limite della campagna di raccolta fondi 10mial euro – specifica Rossi – ma il progetto verrà finanziato lo stesso». Naturalmente, più soldi arriveranno più cose si potranno fare. Sì, perché non c’è solo la terza edizione del festival. Belluno Kids ha tante idee da portare avanti, tutte specificate nel sito dell’associazione.

«La nostra volontà – conclude il direttore artistico – è far crescere Belluno Kids e declinarlo in diversi appuntamenti nel corso dell’anno. Per fare questo puntiamo quindi a creare un “Fondo di sviluppo” con il quale sostenere le diverse iniziative: ampliare l’offerta dei laboratori formativi, investire nelle spese di comunicazione ecosostenibile, puntando sul digitale ed eliminando la carta. Ma anche, per esempio, permettere di realizzare la collaborazione con il reparto di Pediatria dell’ospedale “San Martino”, interrotta dal covid, per portare l’arte e il teatro ai piccoli degenti in modo più presente e continuativo».

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