Mancheranno due pilastri. E, con ogni probabilità, anche due fuoriquota potenzialmente da undici titolare: in vista della delicata sfida col San Luigi (domenica, al polisportivo, palla al centro alle 14.30), il Belluno dovrà rinunciare al capitano e re dei marcatori Corbanese, oltre che a Yari Masoch, entrambi squalificati, mentre sono in forte dubbio i giovani Gava e Olivotto. Ma conquistare il primo successo del 2020 è prioritario: «L’impegno di domenica conta tantissimo – afferma il mister gialloblù, Diego Zanin – come tutte le partite da qui alla fine del campionato. È importante per la classifica, di sicuro. E poi perché ci dirà quanto siamo cresciuti come collettivo».
Le assenze, però, sono pesanti.
«Abbiamo lavorato anche per questo: per dare un senso al concetto di squadra, al di là delle defezioni. E all’interno di un percorso comunque lungo: prima ancora dei tre punti, puntiamo a migliorare. E a trovare continuità».
Senza Corbanese, scocca l’ora di Salvadego?
«Alessandro è un attaccante che mi piace molto, negli ultimi giorni l’ho osservato con attenzione: si sta allenando bene. Finora è stato penalizzato dall’obbligo di schierare sempre quatto giovani. Anche stavolta dovremo fare un paio di conti».
Cosa teme del San Luigi?
«Un po’ tutto: affronteremo un avversario spensierato, che ha cambiato tanto rispetto all’andata e scenderà in campo con la mente libera. In più, ha fisicità e velocità in zona offensiva».
Sensazioni?
«Ottime, vedo un Belluno in costante evoluzione. Solo che in questo momento basta una disattenzione o una svista arbitrale per vanificare tutto. In ogni caso, non dobbiamo aggrapparci agli episodi».