Bellunesi al Congresso nazionale di Forza Italia. Sotto la lente l’Università nei territori montani

Bellunesi al Congresso nazionale di Forza Italia. Sotto la lente l’Università nei territori montani

Si è concluso ieri (24 febbraio) a Roma il Congresso nazionale di Forza Italia, al quale ha preso parte anche la delegazione bellunese composta, oltre che dal coordinatore provinciale Dario Scopel, da Michele De Bacco, Tiziana Martire, Matteo Toscani e Lorenzo Bortoluzzi. Tra i temi che la montagna ha portato all’attenzione, soprattutto la formazione dei giovani e l’Università nei territori decentrati.

«È stata una due giorni estremamente interessante» sottolinea Dario Scopel. «Numerosi sono stati i temi affrontati, alcuni dei quali molto significativi anche per la nostra realtà territoriale, ovvero quella della montagna bellunese. Tra gli argomenti che hanno suscitato maggiore interesse durante il dibattito, vi è stato il tema legato al diritto allo studio dei giovani delle aree periferiche e delle ricadute che questo comporta sul tessuto sociale ed economico. Nel nostro caso, la questione va declinata su due fronti diversi, ma contigui: da un lato la necessità di fornire ai nostri ragazzi nuove opportunità di studio per far sì che non debbano lasciare il proprio territorio di appartenenza; dall’altra l’impegno a garantire a chi va a studiare fuori sede opportune soluzioni abitative a costi calmierati e compatibili con i bilanci familiari. Sono due facce della stessa medaglia, legate all’importanza di garantire ai nostri giovani opportunità formative di alto livello e combattere, al contempo, il fenomeno-madre di tutte le incertezze legate al permanere dei servizi nelle nostre vallate, ovvero lo spopolamento».

La delegazione bellunese al congresso nazionale di Roma ha avuto modo di confrontarsi anche sulle possibili azioni da intraprendere. «Ci faremo carico della questione nel Bellunese – dice ancora Scopel -, coinvolgendo anche altri soggetti interessati alla questione, come – primi fra tutte – le categorie economiche e le imprese, con l’obiettivo di potenziare e ampliare ulteriormente la rete dell’offerta universitaria o para universitaria presente nel nostro territorio». 

«Usciamo da questo congresso – conclude il coordinatore provinciale azzurro – con rinnovata forza e fiducia nell’importanza del ruolo centrale di un polo moderato per l’agenda politica non solo a livello nazionale e internazionale, ma anche a livello locale; ci attendono alcuni anni cruciali per il futuro del Bellunese per la costruzione del quale proporremo con convinzione il patrimonio di valori ed esperienze che ci contraddistinguono».

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