Battaglia al covid, Belluno vaccina più del resto del Veneto

Battaglia al covid, Belluno vaccina più del resto del Veneto

Belluno batte il resto del Veneto. La battaglia contro il covid si gioca su più fronti. Ma la partita più importante, ora, si gioca sul campo della vaccinazione di massa. Vaccinare sempre di più, questo il mantra ripetuto ad ogni ora, ad ogni livello. Contando sulla fornitura sempre più imponente di siero immunizzante.

In questa gara, il Veneto è finora il più veloce. Riesce a somministrare ogni giorno 495 vaccini ogni 100mila abitanti. E’ la regione leader, davanti ad Emilia – Romagna (437), Lazio (429) e Sicilia (385). Ma i dati diffusi da Azienda Zero entrano più nel dettaglio. E così balzano all’occhio i numeri relativi all’Ulss1: a Belluno si vaccina di più. Fino a domenica sera in provincia sono state distribuite 41.871 dosi di vaccino. Su una popolazione vaccinabile pari a 178.930 persone, significa un rapporto dosi/popolazione del 23,4%. Nessuna Usl fa meglio della nostra: il rapporto, a livello regionale, è del 19%. Insomma, tra le Dolomiti si viaggia spediti, anche grazie alla scelta di utilizzare 5 punti di vaccinazione drive – in (Belluno, Paludi, Feltre, Tai di Cadore e Agordo) ai quali si aggiungono le sedute organizzate dai medici di base. Risultato? Nella sola giornata di domenica sono state vaccinate 2.151 persone, circa l’1,20% del totale. Anche in questo caso, meglio del resto del Veneto.

Visto il successo della campagna vaccinale, oggi e domani L’Ulss1 ha predisposto alcune sedute straordinarie a favore di persone estremamente vulnerabili e persone con disabilità grave (ai sensi della legge 104/1992), e per i loro conviventi. Al momento della vaccinazione le persone prenotate devono avere con sé un documento attestante la patologia o la disabilità (tessera di esenzione oppure verbale legge 104/92 etc).

Ma la pur massiccia campagna vaccinale per ora non ferma la diffusione del coronavirus. Il consueto report settimanale del Dipartimento di Prevenzione mostra una situazione stazionaria. Sono 7 i comuni che negli ultimi sette giorni non hanno registrato nuovi casi positivi: Alano di Piave, Sovramonte, Rivamonte, Soverzene, Perarolo, Zoppè, Lozzo. Purtroppo però restano oltre un terzo del totale i municipi dove l’incidenza settimanale del contagio è pari o superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti. E in 11 casi si superano i 500 casi. E’ questa la situazione a Lorenzago di Cadore, Cibiana, Calalzo, Santo Stefano, Danta, Comelico Superiore e in 5 comuni dell’Agordino: Voltago, Rocca Pietore, Livinallongo, Colle Santa Lucia e Alleghe.

La provincia di Belluno però sta meglio del resto del Veneto anche per quanto riguarda la pressione sugli ospedali, anche in questo caso stazionaria, ma tendente al rialzo. Sono 87 le persone covid – positive ricoverate nelle strutture sanitarie, 10 delle quali in terapia intensiva. In entrambi gli indicatori (ricoveri in area non critica e in area critica) il Bellunese è nella fascia di rischio “gialla”, ovvero di grado 3 su una scala di 5.

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