Bard-Rubinato, «in tandem per la vera autonomia del Bellunese»

Bard-Rubinato, «in tandem per la vera autonomia del Bellunese»

Ripristinare il terzo consigliere regionale per il territorio bellunese, in rappresentanza della minoranza ladina. E trasferire la delega alla sanità alla Provincia di Belluno. Sono due delle proposte del Bard, il movimento autonomista bellunese, che scende in campo al fianco di Simonetta Rubinato per le prossime elezioni regionali. Presentata questa mattina la squadra. Oltre alla capolista e candidata presidente tre pezzi importanti e fondatori del movimento autonomista bellunese: Andrea Bona, 59 anni, presidente Bard; Marinella Piazza (63) presidente della vallata Cadore – Comelico – Zoldo; Silvano Merlin (55), presidente della vallata Bellunese – Longaronese – Alpago. A chiudere la lista, Carmelita Perera, 55 anni, titolare di una ditta di trasporti in Valbelluna. Ben 571 le firme raccolte, nonostante il poco tempo a disposizione. «La Regione ha stretto di un terzo i tempi per la raccolta, da 30 a 20 giorni, in pieno periodo agostano – accusa Rubinato – senza però ridurre il numero di firme. Un meccanismo che va contro la democrazia e che porterà a molti ricorsi da parte di liste escluse a favore di altre accettate senza magari avere tutti i requisiti. La modifica di questo regolamento e della legge elettorale regionale saranno le prime cose che chiederemo, se saremo eletti». L’accordo tra Bard e Rubinato contiene pochi, ma chiari, punti, all’insegna del motto “Belluno autonoma nel Veneto autonomo”.

«È ora di dare reale attuazione alla specificità della Provincia di Belluno: chiediamo anche il trasferimento della delega alla sanità al Bellunese, per difendere i nostri ospedali e curare la nostra gente, e il passaggio delle grandi derivazioni idroelettriche alla Provincia di Belluno, per poter tutelare il nostro ambiente e il nostro territorio – spiegano i candidati –. Ci sono poi aspetti politici, come la richiesta di modificare la legge elettorale regionale per l’istituzione di un terzo consigliere regionale bellunese che rappresenti la minoranza ladina, oltre alla richiesta di ripristino dell’elezione diretta del Presidente della Provincia e del consiglio provinciale. Non dimentichiamo poi gli aspetti economici, sociali e contro lo spopolamento, come la promozione e sviluppo della rete ferroviaria bellunese, chiudendo l’anello con le tratte Calalzo – San Candido e Feltre – Primolano, e la messa in sicurezza delle strade, oltre alla ricomposizione fondiaria, alla ricostruzione del patrimonio boschivo distrutto dalla tempesta Vaia e all’ammodernamento della rete alberghiera per sostenere le filiere agricole, forestali e turistiche».

La candidata presidente Simonetta Rubinato ha poi sottolineato l’importanza della presenza della lista a Belluno e dell’accordo con il Bard: «Belluno è l’emblema del disagio dovuto alla mancanza di autonomia; essere con il Bard vuol dire essere al centro di questo problema. Il Bellunese ha come e più del Veneto l’autonomia nel suo DNA: è un territorio che può dare tantissimo, ma è mortificiato dalla politica nazionale e regionale. Non è accettabile che Bolzano, con le stesse risorse e caratteristiche di Belluno ma con una grande autonomia, sia a tutti gli effetti una regione europa moderna ed efficiente, in grado di dare risposte a famiglie e imprese, mentre qui l’assenza di autonomia non consente al Bellunese di ricoprire il ruolo che le compete da protagonista in Italia e in Europa».

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