Bando per la rigenerazione dei borghi storici, in corsa anche Mel e Santa Croce

Bando per la rigenerazione dei borghi storici, in corsa anche Mel e Santa Croce

Non solo Sottoguda. I 20 milioni del bando del ministero della cultura per la rigenerazione di un borgo storico a rischio spopolamento ha scatenato una corsa tra diversi Comuni bellunesi.

Domenica l’annuncio del sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, della candidatura al bando della Regione (che avrà il compito di individuare il borgo che concorrerà poi al bando nazionale) della suggestiva Sottoguda, paese simbolo della devastazione di Vaia.

Ma Sottoguda sarà in buona compagnia. È notizia delle ultime ore infatti (ed in effetti il bando regionale scadeva ufficialmente sabato scorso, 22 gennaio) di almeno altre due realtà provinciali. Che parteciperanno però alla linea di finanziamento B, dedicata ai Comuni con più di 5.000 abitanti (Rocca Pietore invece parteciperò al bando dedicato ai Comuni con meno di 5.000 abitanti).

Anche Borgo Valbelluna ha infatti presentato la propria candidatura. Il borgo individuato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Stefano Cesa è il nucleo storico di Mel: ovvero quello ricompreso nel perimetro individuato nel catasto napoleonico. Nucleo al quale è stato attribuito il riconoscimento di uno dei “Borghi più belli d’Italia” e che possiede anche gli altri requisiti necessari. Tra cui l’essere soggetto a spopolamento.

«Il Borgo di Mel presenta un calo demografico del 43% dal 1951 ad oggi – spiega Cesa – con una riduzione di attività commerciali ancora più marcata e soprattutto ha nel proprio tessuto alcuni palazzi storici che necessitano di profondi interventi. Abbiamo presentato un progetto che mette al centro giovani, alta formazione e arte attraverso il recupero e la riqualificazione di importanti palazzi e spazi pubblici. Abbiamo raccolto oltre 30 partner, alcuni di caratura internazionale, nel campo dell’alta formazione culinaria, nell’ambito accademico e in quello artistico. L’obiettivo è non solo di mantenere i giovani nel territorio, ma anche di attirare giovani talenti di provenienza esterna al territorio provinciale/regionale/nazionale, assicurando una contaminazione culturale e multidisciplinare della comunità locale, sinonimo di rigenerazione a 360 gradi».

Mel se la dovrà vedere con Santa Croce. Il borgo che guarda dall’alto l’omonimo lago è stata infatti la scelta alla quale ha pensato il Comune di Alpago. Tra le ragioni che hanno spinto la giunta guidata da Alberto Peterle a scegliere Santa Croce ci sono, spiega lo stesso sindaco, «Il potenziale turistico che questa frazione in passato ha già dimostrato di possedere, l’elevato grado  di spopolamento e soprattutto la presenza di una progettualità di rigenerazione già avviata, come espressamente suggerito dalla Regione. Nel dettaglio, spiega Peterle, si intendono gli investimenti fatti per il Centro Ittiogenico Sperimentale e la riqualificazione dell’area della Baia delle Sirene, per la realizzazione del Centro Velico di  eccellenza sportiva e dei lavori di ammodernamento e di miglioramento dell’accessibilità della stazione ferroviaria. Ma c’è un’idea in più: «Il grande investimento che sarebbe in grado di dare nuova linfa al Borgo di Santa Croce – continua il primo cittadino – è il prolungamento della pista ciclabile che tuttora arriva fino a Poiatte, che andandosi ad inserire nella direttrice Monaco-Venezia porterebbe grandi flussi di turisti  a transitare sulla sponda del lago che oggi non riesce ad esprimere il proprio potenziale».

(Nella foto di Walter Argenta la piazza di Mel, intitolata a Papa Luciani)

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