“Ti piace vincere facile…”. Pensavano di passare l’esame della patente senza aver studiato. Che ci vuole? Gli auricolari ben camuffati nelle orecchie, collegati con qualcuno davanti a un computer che suggerisce le risposte esatte. Solo che non hanno fatto i conti con gli esaminatori particolarmente attenti. È andata male a tre candidati per la patente B. Non solo non hanno potuto completare il quiz, ma sono stati denunciati insieme al complice. È successo nei giorni scorsi, negli uffici della Motorizzazione civile di Belluno, durante una sessione d’esame teorico.
I tre – cittadini regolari su territorio nazionale, residenti fuori provincia – avevano camuffato sotto i vestiti una ingegnosa apparecchiatura. Micro auricolari e microcamere, collegate via bluetooth e wifi a dei cellulari occultati, connessi con un complice che avrebbe fornito tutte le risposte esatte al quiz. Ma gli addetti alla sorveglianza si sono insospettiti, e hanno segnalato alla polizia. E con gli appostamenti della squadra di polizia giudiziaria, si è arrivati alla segnalazione, identificazione e denuncia dei metodi truffaldini.
In pratica, i tre sono stati “beccati” insieme al loro complice, appostato fuori della Motorizzazione, con al seguito altra apparecchiatura tecnologica pronta per essere posizionata su altri candidati rimasti ignoti. Significa che il sistema era ormai consolidato.
I “kit” fraudolenti, come disposto dall’Autorità giudiziaria di Belluno, sono stati posti sotto sequestro al fine di essere analizzati per poter risalire alle identità dei complici e degli autori dell’ingegnoso sistema illegale.
Nel corso delle operazioni è stata rinvenuta, e contestualmente posta sotto sequestro penale, anche una patente di guida comunitaria falsa intestata a uno dei candidati sottoposti ad accertamenti durante lo svolgimento delle prove d’esame.