Approvato all’unanimità il nuovo regolamento sui fitosantari: il Comune di Borgo Valbelluna mette un primo tassello nella cura ecologica. Con un occhio di riguardo per la viticoltura auto-resistente; quella cioè che non necessita di particolari trattamenti. Sorride l’agricoltura, sorride l’ambiente, possono stare tranquilli i cittadini. E anche l’opposizione si dice soddisfatta, dato che ha potuto contribuire attivamente alla stesura del documento.
«Si è cercato di creare un regolamento che fosse il più possibile calato sul territorio, sulle nostre realtà agricole, sulle problematiche, ma anche sulle nuove opportunità che le tecniche agricole offrono per coltivare i nostri territori in maniera fruttuosa, costruttiva e sostenibile – commenta Martina Ciet, del gruppo di minoranza “Il tuo Borgo” -. Sono state trattate con molta attenzione quelle che sono le nuove tecniche agricole, soprattutto in viticultura, che permettono un utilizzo sano delle nostre aree. Nello specifico è stato dato il giusto valore alle varietà resistenti alle malattie fungine, tipologie di vite che necessitano di pochissimi trattamenti e che si sono rivelate negli ultimi anni una validissima alternativa alla viticoltura tradizionale e convenzionale».
Le varietà resistenti sono già realtà per alcune aziende del territorio. Soprattutto negli ultimi anni sono diversi gli imprenditori che hanno investito su questo tipo di agricoltura e i risultati ad oggi sono davvero ottimi. «Questo tipo di agricoltura dev’essere il futuro del nostro Comune – il commento dell’assessore Simone Deola -. Questi tipi di vini potrebbero diventare un marchio riconosciuto della nostra area, ancora vergine da un punto di vista enologico».
Adesso, perché i paletti sui fitosanitari siano effettivamente calati sul territorio di Mel, Lentiai e Trichiana, c’è bisogno del regolamento di Polizia Rurale. «Mi auguro che si avvii al più presto la stesura – conclude Ciet, che plaude alla collaborazione tra maggioranza e opposizione resa operativa nel regolamento sui fitosanitari -. Solo così si può monitorare l’applicazione effettiva del regolamento, visti i tempi stretti della stagione agricola che avanza».
