Aperta agli atleti paralimpici: la Dolomiti Extreme Trail abbatte le barriere

Aperta agli atleti paralimpici: la Dolomiti Extreme Trail abbatte le barriere

Una Dolomiti Extreme Trail speciale. E inclusiva. È quella che andrà in scena tra l’11 e il 13 giugno. 

Perché sarà l’edizione della ripresa dopo un anno di stop, ma anche perché sarà a portata anche delle persone con disabilità. Lo staff organizzatore, infatti, sta lavorando da mesi in sinergia con l’atleta paralimpico (runner e scalatore) Moreno Pesce e con Gruppo Matches, agenzia di comunicazione guidata da Andrea Cicini. «Con Moreno e Andrea abbiamo individuato due percorsi, uno nella località di Pralongo, uno in zona Palafavera, che possano essere percorribili da atleti con disabilità, anche con le carrozzine» spiega Corrado De Rocco. «Dxt 2021 sarà l’occasione per presentare il nostro progetto e dare il via alla sistemazione dei tracciati ai quali stiamo lavorando».

Moreno Pesce sarà in gara su uno dei tracciati di Dxt 2021, quello che, con partenza e arrivo a Forno di Zoldo, presenta 11 chilometri di sviluppo e 700 metri di dislivello. «Sì, un’altra sfida da vincere, con la consapevolezza che ogni traguardo raggiunto è un traguardo intermedio che proietta verso altri orizzonti» dice Pesce che sottolinea come Dxt sia il primo evento inclusivo di così alto livello sul territorio bellunese per quanto riguarda l’ambito trail running. Oltre a gareggiare, Moreno, nel pomeriggio di venerdì 11 (alle 17, in area partenza a Forno) presenterà il suo libro “L’arto fantasma e le mie paure”, pubblicazione nella quale racconta la sua vita e le sue imprese in montagna: dall’Etna alla Marmolada, dal Gran Paradiso alle Tre Cime di Lavaredo. 

L’evento della Val di Zoldo sarà seguito con grande interesse, pur se a distanza, da Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ente che, unitamente al Coni, ha dato il patrocinio a Dxt. 

«La Dolomiti Extreme Trail 2021 segna l’esordio assoluto del movimento paralimpico in questa competizione di straordinario fascino e di grande spettacolarità. Un’edizione che quest’anno si svolgerà nel segno dell’inclusività e che sarà arricchita dalla partecipazione di un incredibile campione paralimpico come Moreno Pesce» afferma Pancalli. «Questa gara parla di coraggio e di sfida ai propri limiti. Elementi che rappresentano la quintessenza del paralimpismo. Lo sport, d’altronde, altro non è che la capacità di individuare degli obiettivi – partendo dalle proprie abilità, qualunque esse siano – e tentare di raggiungerli con il sacrificio, l’impegno e la determinazione.  Anche per questo lo sport è uno per tutti, senza differenze. Mi auguro dunque che questo evento possa rappresentare un’opportunità di promozione del diritto allo sport per tutti come strumento di benessere e di crescita sociale e culturale».

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