Babbo Natale ha finito il suo giro all’alba del 25 dicembre e adesso si gode il meritato riposo nella sua casetta in Lapponia. Al suo posto, c’è qualcuno che sta ancora girando per la provincia a consegnare panettoni e pandori. Niente renne e slitta: bastano una macchina e tanta voglia di fare del bene. In formato famiglia, nel caso di Monia De Vettor e Massimo Bortoluzzi che stanno finendo proprio in questi giorni i giri per aiutare i bambini malati oncologici e la ricerca sul cancro pediatrico.
A fine novembre Monia aveva ordinato i primi panettoni della Fondazione Città della Speranza, per fare un’opera buona a favore di una delle associazioni più attive per i bambini. A casa sua era arrivato un camion con oltre 800 confezioni (Un camion di panettoni per aiutare i bambini oncologici). E in pochi giorni i panettoni erano andati esauriti, consegnati a domicilio attraverso giri organizzati nel dopolavoro, e grazie all’aiuto della famiglia e di alcune amiche, in particolare Annalisa Dal Borgo e Annalisa Notarstefano.
Solo che solidarietà chiama solidarietà. E appena prima di Natale molte altre persone si erano fatte avanti per ordinare il loro panettone. Monia ha telefonato alla Città della Speranza e ha ordinato nuove confezioni, ma mai avrebbe pensato di arrivare a numeri così elevati. Gli 800 ordinati la prima volta sembravano già tanti. Ebbene, il secondo giro ha avuto oltre 900 tra panettoni e pandori. E tutti sono andati esauriti in pochissimo.
«È arrivato un altro camion, ormai conosceva la strada» scherza Monia De Vettor. «Gli ultimi giri di consegne li abbiamo fatti dopo Natale, prima sarebbe stato impossibile raggiungere tutti».
Le scatole di latta della Città della Speranza sono arrivate dal Feltrino a Longarone, dalla Valbelluna a Cortina. Monia ha fatto quasi tutte consegne, aiutata dai figli e dal marito Massimo Bortoluzzi (già stimato consigliere provinciale). E nei prossimi giorni depositerà il maxi assegno alla Città della Speranza. In poche settimane ha consegnato oltre 1.700 panettoni. Il Natale quando arriva arriva, e la solidarietà dei bellunesi sa essere davvero puntuale.